[2] J. Sinner – [5] B. Shelton
Un match ininfluente ai fini del torneo, ma che però vale pur sempre 200 punti e molti soldi. Jannik Sinner e Ben Shelton si sfideranno nell’ultima giornata dedicata al girone Bjorn Borg alle Nitto ATP Finals. Nonostante il 24enne azzurro sappia già di essersi qualificato per le semifinali come primo del girone – mentre il 23enne statunitense è già fuori dai giochi -, alle ore 14 i due si daranno ugualmente battaglia per cercare di accaparrarsi la preziosa posta in palio.
Momento di forma attuale
Di Sinner non c’è troppo da dire. Il numero 2 del mondo è reduce da 28 affermazioni consecutive su cemento indoor e arriva dai successi recenti al 500 di Vienna e al 1000 di Parigi. Anche a Torino la sua striscia vincente non sembra conoscere pause. Jannik ha regolato in due set sia Felix Auger-Aliassime che Sascha Zverev, ovvero l’unico tennista che nell’ultimo mese è stato capace di strappargli un set (nella finale austriaca). E ora si presenta al terzo match del girone consapevole che in ogni caso nella giornata di sabato andrà a giocarsi un posto all’ultimo atto del torneo contro Alex de Minaur (alle ore 14:30).
“Non sono contento di come ho giocato dopo lo US Open”, ha invece detto Shelton durante l’ultima conferenza stampa. In effetti, dopo il brutto infortunio patito durante lo US Open, Ben ha raccolto davvero poco, anche a causa della desuetudine agonistica oltre che al recupero fisico che lo ha tenuto impegnato per svariate settimane. E che non gli ha permesso di potersi esprimere al cento per cento del suo potenziale. Un paio di bei successi nella capitale francese, che lo hanno portato sino ai quarti, sono le uniche gioie dell’americano nel periodo più recente.
Il mancino di Atlanta sa già su cosa dovrà lavorare in vista della prossima stagione. Nel mentre potrà però godersi un’ultima partita in questo 2025, dopo che nei primi due match delle Finals è stato sconfitto in due set da Sascha Zverev e in tre parziali da Auger-Aliassime. Contro Jannik potrà quindi giocare a cuor leggero, lui che alla vigilia del torneo aveva affermato di essere contento che fosse stato l’azzurro e non Carlos Alcaraz a essere stato sorteggiato nel suo girone. E chissà se proprio questo lo porterà a esprimersi con meno blocchi mentali, che poi nel gioco si tradurrebbero in meno momenti di confusione tattica.
Scontri diretti
I precedenti non sorridono a Shelton, vittorioso del primo testa a testa a Shanghai nel 2023, ma poi sempre sconfitto in tutte le altre sette sfide contro Sinner. Il tennista di Sesto Pusteria nel 2025 ha avuto la meglio su di lui in tre occasioni: all’Australian Open, a Wimbledon e nel confronto più recente in quel di Parigi. Dal precedente giocato a Shanghai il record di Jannik ai danni di Ben racconta una trafila di 17 parziali vinti consecutivamente, di cui 6 terminati al tie-break. Solamente nell’ultimo scontro lo statunitense non è riuscito a trascinare Sinner almeno una volta al fatidico 6-6.
Che partita sarà?
Osservando la solidità, la freddezza e in generale lo stato di forma del campione uscente delle Finals, tutto sembra portare a una conclusione: difficile che ci possa essere partita. In un cassetto nascosto della sua testa, però, il fatto di essere già qualificato alle semifinali come primo del girone potrebbe forse portare Sinner a un leggerissimo calo di tensione e intensità… anche se, conoscendo come lui ragiona, difficile che possa accadere. Dal lato opposto, come già accennato, Shelton giocherà senza alcuna pressione, dato che le sue speranze di qualificazione in terra piemontese sono evaporate dopo la seconda giornata.
Come ormai abbiamo imparato a vedere, l’allievo di Simone Vagnozzi e Darren Cahill cercherà di improntare la partita secondo i suoi dettami: solidità, efficacia dei colpi di inizio gioco e, ogni tanto, qualche variazione che da qualche mese a questa parte ha implementato nel suo tennis. Shelton sarà quindi costretto a mettere in piedi una prova di spessore elevato se vorrà cercare di impensierire il suo avversario. Al servizio dovrà essere preciso nei piazzamenti. E i passaggi a vuoto, in battuta, saranno altamente sconsigliati. Se riuscirà a procurarsi palle break sarà importante per lui far partire lo scambio. E già questo sarebbe un passo avanti, dato che Zverev pochi giorni fa non c’è proprio riuscito per meriti di Sinner.
Portare quindi il pallino del gioco piano piano nelle proprie mani, ma senza voler strafare subito con un tentativo di colpo vincente. I tre set point contro lo stesso Sascha, nel match di apertura, gridano ancora vendetta. Difficile poter poi dire come dovrà affrontare la partita per cercare di mettere in difficoltà Jannik. Quello che sappiamo, però, è che non dovrà di certo rimanere a scambiare da fondo per tempi prolungati. Se fosse, il caricone di dritto sarebbe il colpo che dovrebbe cercare di più in assoluto. Ma, come già accennato, molto passerà dal servizio e dalla risposta. Se con questi due colpi non riuscirà a trovare continuità, allora per lui anche solo la speranza di potersi giocare un set equilibrato svanirebbe.
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