[3] F. Cobolli b. [1] S. Baez 6-4 6-4
Il primo favorito del tabellone, Sebastian Baez (24 anni, numero 36 ATP) contro la terza forza del seeding, Flavio Cobolli (22 anni, numero 45 del mondo). La finale del Tiriac Open presented by UniCredit Bank era una delle migliori che il pubblico romeno potesse auspicare. Nella fredda Bucarest, pochi gradi sopra lo zero e del nevischio che ha caratterizzato la mattinata come raccontato dallo stesso Cobolli sui social, ad avere la meglio è stato Flavio Cobolli per 6-4 6-4 al termine di una sfida durata un’ora e 46 minuti di gioco. Si tratta del primo titolo ATP per il ventiduenne italiano alla sua seconda finale nel circuito maggiore dopo quella persa nel 2024 a Washington contro Sebastian Korda. Il tennista romano diventa il primo italiano a festeggiare in quel di Bucarest, torneo nel quale si erano fermati a un passo dal titolo Gaudenzi, Volandri e Fognini.
Cobolli diventa il quinto tennista a trovare il primo alloro nel circuito ATP in questo 2025 dopo Muller ad Hong Kong, Fonseca a Buenos Aires, Machac ad Acapulco e Mensik a Miami. Il ventiduenne romano è, inoltre, il secondo azzurro a vincere un titolo in stagione dopo Jannik Sinner a Melbourne. Con il titolo di Bucarest, l’attuale numero 45 ATP diventa l’ottavo tennista italiano in attività ad avere un titolo nel suo palmares. Il suo nome si unisce a quelli di Sinner (19), Berrettini (10), Fognini (9), Sonego (4) , Cecchinato (3), Musetti (2) e Darderi (1 in attesa della finale di Marrakech). Complessivamente quello vinto da Cobolli è il numero 100 per l’Italia nel circuito principale nell’Era Open.
Un titolo arrivato dopo un inizio di stagione complicato. Cobolli prima di Bucarest era riuscito a vincere solo due match in United Cup a inizio stagione. A questi due successi aveva fatto seguito una serie negative di 8 sconfitte consecutive a livello ATP. Con questo successo l’italiano ritorna in top 40 alla posizione 36, mentre Baez guadagna 3 posizioni, raggiungendo la numero 33. Per l’argentino si trattava dell’undicesima finale della carriera (vanta ben 7 titoli), la seconda del 2025 dopo quella vinta a Rio de Janeiro lo scorso febbraio.
Primo set: l’aggressività di Cobolli premia l’azzurro
L’inizio di partita è vivace, con entrambi i tennisti che adottano un approccio propositivo e per nulla attendista. Cobolli si distingue per la sua aggressività in risposta, nonostante Baez abbia servito con grande precisione nei primi due turni di battuta. È proprio una risposta in spinta dell’azzurro a cogliere Baez impreparato in uscita dal servizio, trasformandosi così in una palla break. Cobolli sfrutta immediatamente l’opportunità, liberando tutta la potenza del suo dritto per portarsi avanti 2-1.
Baez, però, non si lascia abbattere: un paio di palle corte vincenti e un doppio fallo di Cobolli gli permettono di riequilibrare il match. L’italiano si distingue per la voglia di comandare il gioco e per la forza del suo dritto, ma paga una percentuale piuttosto bassa di prime palle in campo nelle fasi iniziali, oltre a un po’ di fretta nella costruzione dei punti. Quelle poche volte in cui Baez si trova a dover giocare con la seconda di servizio, l’argentino soffre. Cobolli ne approfitta subito, guadagnando una palla break nel settimo game. Questa volta, però, l’argentino riesce a salvarsi, facendo muovere l’italiano e chiudendo il punto con un rovescio vincente a campo aperto.
Il break arriva comunque pochi minuti dopo, grazie a due errori gratuiti di Baez, che regalano a Cobolli il vantaggio sul 4-3. Diversamente da quanto accaduto in precedenza, l’azzurro riesce a gestire meglio la pressione, neutralizzando l’aggressività dell’avversario e consolidando il break. Il tennista nato a Firenze amministra bene il suo turno di servizio e chiude il set con autorità, nonostante abbia messo in campo solo il 40% di prime, riuscendo comunque a vincere il 75% dei punti. A fare la differenza è stata la sua maggiore aggressività e precisione, con Baez che, nella seconda parte del parziale, non ha trovato soluzioni efficaci per mettere in difficoltà l’italiano. Il tutto nonostante il tentativo dell’argentino di adottare un gioco più angolato e con palle più lavorate.
Secondo set: Cobolli paga la tensione ma chiude al settimo match point
Per dimenticare un primo set scivolato via senza possibilità di reazione, Baez approfitta di un toilet break. Tuttavia, al rientro in campo, la sua resistenza dura appena due game. Come già accaduto nel primo set, nel terzo gioco l’argentino va nuovamente sotto pressione. Prova a mettere in difficoltà l’azzurro giocando angoli stretti, ma Cobolli non si fa sorprendere e risponde con colpi vincenti. La pesantezza di palla di Cobolli continua a creare problemi al suo avversario. L’argentino evita il peggio nelle prime due occasioni, annullate con uno smash e, nella chance successiva, con un lob ben calibrato dell’argentino. La terza palla break si rivela fatale: un errore di dritto, con la palla che si ferma sul nastro, consegna il break all’italiano.
Cobolli, numero 45 del mondo, è in fiducia, gioca con grande sicurezza, spingendo con autorità e controllando bene le volée a rete. Baez appare smarrito, incapace di trovare soluzioni tattiche per contrastare il gioco fluido e potente dell’azzurro. La differenza nella qualità espressa dai due porta Cobolli a un’altra palla break. L’italiano spreca la prima con un errore di rovescio, ma pochi istanti dopo conquista il 5-2, grazie a un rovescio completamente fuori misura di Baez.
Chiamato a servire per il match, Cobolli patisce la tensione e commette qualche errore, il più grave un dritto affossato a rete a campo aperto, che si trasforma in una palla break per Baez. L’azzurro si salva con un ace, ma da quel momento inizia una vera e propria battaglia di nervi, con una serie di vincenti alternati a errori gratuiti. La voglia di chiudere porta Cobolli a rischiare troppo. L’italiano manca la chiusura con lo smash per ben tre volte e, al termine di un game da montagne russe, Baez recupera uno dei due break di svantaggio, annullando ben tre match point.
Nel gioco successivo, la guerra psicologica continua, con il pubblico che si schiera sempre più con l’argentino, cercando di prolungare il match. A rendere il finale ancora più teso, interviene un problema con il campo, che costringe lo staff del torneo a intervenire. L’intensità del match cresce ancora, tra colpi spettacolari e errori pesanti. Baez annulla altri tre match point, riuscendo a ridurre il distacco e portandosi sul 4-5. Chiamato ancora a chiudere per il match il braccio di Cobolli stavolta non trema e arriva il momento della festa.
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Autor: Giuseppe Di Paola