ATP Barcellona, Rune: “Tornare in Top 10 è stata una grande motivazione”

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dal nostro inviato a Barcellona

Dopo l’impeccabile vittoria contro Khachanov, Holger Rune si è presentato ai microfoni della stampa per qualche domanda sul match giocato.

D: Holger, quali sono le tue sensazioni dopo la partita?
HOLGER RUNE: È stata una buona partita, prima di tutto. Penso di aver giocato bene, un po’ come ieri: colpivo la palla con decisione, lo spingevo fuori posizione. Oggi ho variato un po’ di più il ritmo dei colpi e penso sia stato più efficace contro Karen. Ho fatto più smorzate e cercato di variare il gioco, colpendo in zone diverse del campo. Sì, sono molto felice di essere in finale.

D: Ciao Holger, congratulazioni. Cosa stai facendo di diverso questa settimana per esprimere questo gran livello di tennis rispetto ad altre settimane?
HOLGER RUNE: Penso che, ovviamente, ho avuto un buon weekend a Indian Wells recentemente. Quindi sì, sicuramente sto riprendendo parte di quel livello anche qui. Ma penso di stare anche giocando ancora meglio adesso: colpisco bene da fondo, il rovescio funziona, sto servendo bene e anche rispondendo davvero bene. Quindi, semplicemente, mi sento bene con il mio tennis e sono davvero impaziente di giocare domani.

D: Congratulazioni per la vittoria. Hai parlato un po’ delle smorzate. Puoi spiegarmi meglio che vantaggio ti hanno dato nella vittoria?
HOLGER RUNE: Sì, le smorzate sono sicuramente un colpo che mi piace giocare. A volte devo ricordarmi di non esagerare, però oggi contro Karen penso sia stata una tattica molto efficace per allontanarlo dalla linea di fondo, sia con una smorzata che con una palla alta e carica di spin. Penso fosse il modo giusto di giocare contro di lui e sì, sono felice che abbia funzionato e che le abbia giocate nei momenti giusti.

DOMANDA UBITENNIS: Holger, ero curioso di sapere perché quest’anno hai deciso di venire a Barcellona, visto che negli anni scorsi andavi a Belgrado o Monaco.
HOLGER RUNE: Sì, in effetti mi sono detto fin dal primo giorno che qui non ho ancora vinto, mentre a Monaco sì. Voglio vincere anche qui. Ho già giocato a Barcellona, credo quattro anni fa, nelle qualificazioni, quindi conoscevo già il posto. Mi piace molto: è un torneo bellissimo. Quando ci ho giocato la prima volta ero molto giovane ed era in pieno periodo Covid, quindi con poca gente. Ora invece è davvero bello, con tanti tifosi e un circolo meraviglioso. È molto piacevole essere qui.

D: Anche se non sappiamo ancora chi affronterai domani tra Alcaraz e Fils…
HOLGER RUNE: Sì, penso che in ogni caso sarà una grande partita, interessante. Sono entrambi giocatori esplosivi e potenti. Quindi sì, sarà sicuramente una semifinale spettacolare. Io però mi concentro su me stesso. Naturalmente adotteremo tattiche diverse a seconda che sia Fils o Alcaraz. Guarderò un po’ la partita, la seguirò, mi rilasserò con un buon trattamento, buon cibo e – si spera – una buona notte di sonno.


D: Ciao. Alcuni giocatori si stanno lamentando che il campo ha troppa terra. Tu come ti trovi?
HOLGER RUNE: No, secondo me il campo è buono. L’ho detto anche ieri o oggi: penso sia un buon campo. Ho giocato su campi molto peggiori di questo, quindi non mi lamento. Certo, non è il Roland Garros – che è il campo perfetto – ma credo sia quasi impossibile riprodurre un campo così. Questo è un campo molto valido. E poi sono in finale, quindi sono contento!


D: Holger, è la tua undicesima finale nel circuito. Fai qualcosa di diverso nei giorni di finale? Sei più nervoso, più emozionato o cambi qualcosa nella preparazione?
HOLGER RUNE: In realtà non ho avuto molto successo nelle ultime finali che ho giocato, quindi cercherò di approcciarla in modo diverso questa volta. Sono molto felice per oggi: è stata una partita importante. Domani… se sarà Alcaraz, chiaramente non ho molto da perdere. È quasi il favorito contro chiunque. Ma io credo in me stesso. Mi preparerò per combattere, giocare il mio gioco e dare tutto.


DOMANDA UBITENNIS: in questi giorni le condizioni sono cambiate molto, dal sole alla pioggia. Se potessi scegliere, preferisci giornate più lente come oggi o magari con palla più veloce?
HOLGER RUNE: A dire il vero non mi interessa molto. Ieri era più caldo e la palla rimbalzava di più, oggi era più freddo, ma andava bene lo stesso. Se proprio devo scegliere, preferisco quando c’è il sole: è più piacevole, più caldo, più comodo per giocare. E se non c’è vento, ancora meglio. Ma ovviamente non è sempre così, quindi dobbiamo adattarci. Fa parte del lavoro di un tennista.

D: Quanto è importante per te tornare in top 10 dopo questa settimana?
HOLGER RUNE: È molto importante. L’ho detto anche prima, oggi è stata una partita importantissima per me, perché sapevo che se avessi vinto sarei tornato tra i primi 10. Questo ha creato un po’ di pressione extra, ma anche tanta motivazione. Alla fine, però, ho cercato di concentrarmi solo sul mio gioco e su come volevo affrontare la partita, perché sono le uniche cose che puoi davvero controllare. Penso di aver colpito bene la palla, sia col dritto che col rovescio, il servizio ha funzionato, e tatticamente ho giocato nel modo giusto. Sono molto felice e orgoglioso di me stesso.

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Autor: Federico Bertelli