ATP Barcellona: Bolelli e Vavassori danno forfait per un infortunio di Wave

Una pausa per respirare. Andrea Vavassori e Simone Bolelli non saranno ai nastri di partenza del Barcelona Open Banc Sabadell, ATP 500 in programma nella città catalana dal 14 al 20 aprile. La motivazione riguarda il 29enne piemontese, che in un post su Instagram ha spiegato il perché di questo dietrofront. “Purtroppo devo ritirarmi dal torneo di Barcellona, in programma la prossima settimana, a causa di un infortunio alla costola avvertito dall’inizio della partita di ieri. Gli esami hanno mostrato una piccola infrazione, quindi devo smettere di giocare per alcuni giorni. Ci vediamo a Madrid”, le parole di ‘Wave’, che dopo i primi tre mesi di stagione – per lui estremamente intensi – potrà cogliere l’occasione per rifiatare qualche giorno e riprendersi al meglio in vista del secondo Masters 1000 su terra battuta.

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Il primo non è di certo andato come previsto. La più forte coppia italiana, insignita della terza testa di serie al Rolex Monte-Carlo Masters, si è fatta beffare all’esordio. Il veterano indiano Rohan Bopanna e il rampante americano Ben Shelton hanno avuto la meglio al super tie-break, completando così la rimonta. Un battibecco finale tra Vavassori e lo statunitense ha chiuso il match con un retrogusto ancora più amaro.
Avvicinatosi alla rete, il torinese pare si sia lamentato con gli avversari per l’insistenza con cui Shelton gli aveva tirato addosso durante l’incontro. “E’ tennis fratello, non è baseball”, la risposta del mancino di Atlanta, che si è poi avvicinato al pubblico aizzandolo con il suo solito modo di fare.

Uno spiacevole episodio dopo un altrettanto spiacevole incontro per la coppia azzurra. Dopo un inizio di stagione con i fiocchi – con tanto di titoli ad Adelaide e Rotterdam e finale all’Australian Open -, le battute di arresto per i ‘Bolessori’ sono arrivate in sequenza nelle ultime settimane. L’aspirazione è ora quella di ingranare la marcia giusta in vista del cuore della stagione sul rosso, con i 1000 di Madrid e Roma e in seguito con l’apoteosi parigina del Roland Garros. Gli obiettivi sono ambiziosi. Ma la voglia di raggiungerli è ancora più alta.