Poco dopo la vittoria contro De Minaur si è presentato ai microfoni della stampa Carlos Alcaraz, quando era appena giunta la notizia che il suo avversario domani sarebbe stato Fils, a causa del ritiro di Tsitsipas.
D: Hola Carlos, oggi quali sono le sensazioni della partita?
CARLOS ALCARAZ: Beh, penso che oggi sia stata una partita molto completa. Vincere contro Álex non è mai facile. Credo che abbia un livello molto alto, ti richiede davvero tanto. In molti momenti penso di aver dato il massimo, soprattutto nel secondo set, che è stato molto solido, senza alti e bassi. Nel primo ci sono stati più alti e bassi, ma ho saputo sfruttare le occasioni che mi sono capitate. Sono molto contento e proverò a continuare così.
D: Hola Carlos, Tsitsipas si è ritirato (problema lombare, il greco anche in passato ha sofferto di mal di schiena. Speriamo non sia un problema destinato a diventare cronico), quindi Fils si è qualificato senza spendere energie. Sarà ancora più complicato?
CARLOS ALCARAZ: Fils è un grande giocatore con un fisico che gli permette di reggere qualsiasi situazione, partita lunga o meno. Credo che domani sarà comunque al 100%, riposato ma forse senza ritmo. Voglio pensare così, ma vedremo. Non avendo mai giocato contro di lui, sarà impegnativo affrontarlo due volte in due settimane. Darò il massimo. Fils ha un gioco potente e difficile, vedremo cosa accadrà domani.
D: Hola Carlos, nel primo set quando hai raggiunto il 5-4 e poi il 6-5 hai gridato due volte, come fosse una liberazione. Questi sono stati punti di svolta per il buon secondo set di cui hai parlato prima?
CARLOS ALCARAZ: Probabilmente sì. Ho iniziato con qualche difficoltà, specialmente al servizio (nei primi due giochi meno del 20% di prime in campo, ndr), cosa che mi ha penalizzato anche nello scambio da fondo. Lui ha fatto molto bene per mettermi in difficoltà. Il break sul 4-4 del secondo set è stato importante per continuare a migliorare. Quei due gridi sul 5-4 e 6-5 erano per alzare il mio livello e far capire al mio avversario che ero lì, presente, e che doveva giocare un grande tennis per superarmi. Sono momenti in cui la pressione è alta e mostrarsi forti è fondamentale. Soprattutto il gioco sul 6-5 mi ha aiutato molto nel secondo set.
D: Hola Carlos, avevi detto in campo che De Minaur è come un muro, molto difficile fare punti contro di lui. Come ti prepari tatticamente per vincere punti contro un giocatore così?
CARLOS ALCARAZ: Essere paziente, soprattutto. Provare a mettere sempre una palla in più, non affrettare i tempi. Se lui continua a rispondere, devo continuare a lottare e lavorare punto per punto. Questa è la cosa più importante contro Álex o qualsiasi giocatore simile. Devi essere preparato mentalmente a una battaglia in ogni punto. Poi magari la partita si rivela diversa, ma devi partire con l’idea che ogni punto sarà una lotta. Questo atteggiamento fa la differenza.
D: Hola Carlos, alcuni giocatori si sono lamentati della terra e della lentezza del campo. Anche tu il primo giorno avevi detto che era più lento. Ti hanno spiegato perché? Può condizionarti domani contro Fils?
CARLOS ALCARAZ: Ovviamente il campo non è nelle stesse condizioni degli anni precedenti. Non mi hanno spiegato esattamente perché, ho sentito che il responsabile dei campi si è ritirato, forse questo cambiamento ha influito. Sappiamo che con la terra ci sono rimbalzi irregolari, certe cose non funzionano come vorresti. Sicuramente quest’anno è diverso, e questo potrebbe influire sul gioco.
DOMANDA UBITENNIS: Congratulazioni per la vittoria Carlos. Spesso sei stato molto lontano sul secondo servizio di De Minaur, ma quando hai ottenuto il break nel secondo set hai colpito due vincenti venendo più vicino. È stato istinto o tattica?
CARLOS ALCARAZ: È una cosa su cui lavoriamo, alternare la posizione in risposta, non restare sempre dietro. In quel gioco particolare, con il vento contro, sentivo che restando dietro permettessi ad Álex di dominare. È stato sia istinto che decisione tattica, ho cercato di mettergli pressione avanzando. So che rispondo bene vicino, e volevo mostrargli che ero presente, che doveva fare colpi perfetti per superarmi. Beh credo che abbia funzionato bene.
D: Hola Carlos, congratulazioni per la vittoria. Come stai gestendo questa carico di partite dopo Montecarlo, fisicamente e mentalmente?
CARLOS ALCARAZ: Fisicamente mi sento molto bene, considerando quante partite sto giocando con poco riposo. Sto gestendo bene dentro al campo, cercando di giocare rilassato, cosa che aiuta molto fisicamente. Stiamo curando tutto al massimo anche fuori dal campo. Giocare in casa in Spagna aggiunge motivazione, anche se sei stanco mentalmente, la presenza della tua gente ti dà forza. Questa settimana sta andando bene su entrambi i fronti.
D: Carlos, stamattina ho visto una partita sulla pista 2 alle 10:30, tuo fratello giocava benissimo. Hai tempo per seguire i suoi progressi (qua a al Real Club de Tenis di Barcellona si giocano anche le manifestazioni juniores e Jaime Alcaraz, il fratello gioca nell’under 14)?
CARLOS ALCARAZ: Non credere che mi chieda molto. A casa gli chiedo quale torneo farà, lui mi risponde e ci auguriamo buona fortuna. Non è che parliamo molto. Chiedo a mio padre che lo segue più da vicino, è lui che mi dice se sta migliorando o è più fermo, ma recentemente mi dice che sta andando molto bene. Oggi sono rimasto sorpreso dal suo livello, mi fa piacere vederlo. Non so da chi abbia preso certi colpi (ridendo). Quando posso, cerco sempre di guardarlo giocare, mi emoziona molto. Domani gioca ancora, se ho tempo lo seguirò.
D: Carlos, sempre riguardo a tuo fratello, inizi a sentire la pressione del fratello minore che cresce?
CARLOS ALCARAZ: Assolutamente no, anzi, spero continui a crescere. Dico sempre a tutti che mi chiedono: per me la cosa più importante è che gli piaccia il tennis. È quello che serve per restare motivato. Non sento pressione, al contrario, desidero che lui migliori e progredisca sempre.
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Autor: Federico Bertelli