Al Challenger di Barletta Enrico Dalla Valle ai quarti di finale

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L’appuntamento più importante della settimana, almeno per noi italiani, era in terra pugliese, in quel di Barletta (Challenger 75, terra battuta) dove erano prevedibilmente tanti gli azzurri in tabellone, con un’attenzione particolare ai giovanissimi Pigi Basile e Jacopo Vasamì. E i due, ad onor del vero, si comportati benissimo pur perdendo entrambi al loro esordio in tabellone. Il 18enne Basile, del cui rovescio monomane ci siamo innamorati dalla prima volta che l’abbiamo visto, ha dato battaglia al più esperto francese Lilian Marmousez (n.405) che, con cinque anni di tennis in più nella testa e nelle gambe, ci ha messo quel po’ di malizia necessaria nei passaggi decisivi, finendo per prevalere 6-2 7-6(3). Vasamì, anche lui classe 2007 (ma di dicembre), dopo aver superato le qualificazioni a spese di Mager e Pecci, ha addirittura avuto un match point contro il navigato ucraino Vitaly Sachko (n.372). Ma sul 6-5 del tie-break decisivo, rispondendo tra l’altro ad una seconda di servizio, ha messo in rete un diritto interlocutorio. Sullo scambio successivo stessa cosa di rovescio, per poi perdere col punteggio di 6-3 1-6 7-6(6). Vale anche per il giovane romano quello che abbiamo detto a proposito dell’inesperienza di Basile. Due prospetti molto interessanti, e già oggi competitivi a livello professionistico, su cui lavorare con fiducia. Uno che ha lavorato tanto e che è risorto a nuova vita dopo i tanti infortuni è il romagnolo Enrico Dalla Valle che in quest’ultimo anno sta giocando il miglior tennis della sua carriera, una carriera che ha indiscutibilmente avuto una svolta con il passaggio alla ‘Galimberti Tennis Academy’.

Qui a Barletta ha superato, al termine di partite molto combattute, prima Gauthier Onlcin (n.207) e poi il francese Maxime Janvier (n.306). Ora l’aspetta un altro francese, quel Valentin Royer (n.116 e prima testa di serie) con cui ha un contro da saldare. Infatti non più tardi di due settimane fa ci ha perso (6-2 6-1) la semifinale di Zadar. Andrea Pellegrino non è riuscito a scendere in campo nel secondo turno lasciando via libera all’ucraino Vitaly Sachko e Jacopo Berrettini, reduce dalla brutta esperienza di Napoli, è stato fermato (6-4 6-2), sempre al secondo turno, dal britannico Daniel Evans che fu n.21 ATP nel 2023.

Male gli altri italiani, tutti eliminati all’esordio in tabellone o addirittura nelle qualificazioni. A preoccuparci sono in particolare Marco Cecchinato, sempre più sfiduciato, e Samuel Vincent Ruggeri che, in coppia con Francesco Maestrelli, sembra aver imboccato un tunnel di cui si stenta ad intravvedere l’uscita. Per non dire di Franco Agamenone che, forse distratto dall’imminente paternità, non sembra in grado di replicare i miracoli del biennio 2021/2022.

Al Challenger 100 di Minorca (terra battuta) c’erano due italiani: Andrea Vavassori che, instancabile, riempie ogni buco di calendario tornando ai suoi amati Challenger, e Felipe Virgili che è italiano ma sull’sola ci è nato e ci vive (si allena invece a Lecce). Vavassori si è fatto sorprendere all’esordio dall’ungherese Zsombor Piros (n.262), proveniente dalle qualificazioni. Ma il 25enne magiaro è molto più insidioso di quanto non dica la classifica (esattamente un anno fa sfiorò la top 100). Quindi la sconfitta ci sta, anche considerando il numero di partite incredibile che sta giocando Andrea, cui ci verrebbe da consigliare di giocare un po’ meno. Ma sappiamo benissimo che tanto non ci ascolterebbe, vittima di questa magnifica ossessione per il singolare. Essere in top 10 in doppio evidentemente non ha spento la sua inesauribile voglia di campo, né il suo desiderio di dimostrare qualcosa anche senza un compagno di fianco. Del resto è proprio questo continuo stimolo a migliorarsi che ne ha fatto il giocatore che conosciamo e che ammiriamo. Felipe da parte sua ha perso onorevolmente (6-3 6-4) dall’austriaco Lukas Neumayer (n.208), uno che al momento gli è ancora troppo superiore.

Da notare la solitaria trasferta messicana di Stefano Napolitano che sul cemento di Cuernavaca (categoria 75) non è andato oltre il primo turno, battuto 6-3 3-6 6-4 dal ragazzo di casa Rodrigo Alujas (n.1061) che ha fatto fruttare la wild card ricevuta.

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Autor: Luca De Gaspari