L’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha confermato la decisione di Tsao Chia-yi, tennista classe 2003 di Taipei, di accettare una sospensione provvisoria volontaria, avvalendosi dei sensi del TADP, il Tennis Anti-Doping Programme.
Cos’era successo? Il 20 febbraio 2025, l’ITIA aveva inviato a Tsao una notifica preliminare di violazione del regolamento antidoping, basato sulla presenza di una sostanza proibita nel campione biologico senza una valida esenzione a uso terapeutico. Il campione è stato poi diviso in due parti per successive analisi dopo che è stato raccolto ad Auckland in occasione del torneo WTA ASB Classic. Nel campione A è stato trovata della metilefedrina, una sostanza specificata che dunque non impone automaticamente una sospensione provvisoria obbligatoria. È stata infatti la stessa Tsao, n. 129 WTA in doppio, a scegliere volontariamente di auto-sospendersi a partire dal 1° marzo.
Questo servirà eventualmente a togliere il tempo di “auto-sospensione” dalla pena della squalifica. Dunque, se dovesse essere fermata per 2 mesi a partire da maggio, lei avrebbe già scontato i mesi essendo stata ferma per marzo e aprile. La sospensione comporta non poter partecipare né assistere ai tornei di ATP, WTA, ITF, Tennis Australia, Roland Garros, Wimbledon, USTA e di qualsiasi altra associazione nazionale.
Come del resto aveva spiegato proprio nella stessa giornata la CEO dell’ITIA Karen Moorhouse, il comunicato è arrivato con la sospensione, non con la positività. “Si è erroneamente creduto che stessimo annunciando test positivi, quando in realtà stavamo annunciando sospensioni provvisorie” aveva spiegato Moorhouse riferendosi ai casi di Sinner e Swiatek.
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Autor: christianattanasio