Mirra Andreeva è la ventata di aria fresca arrivata nel circuito femminile. Quel nuovo nome talmente dirompente da sembrare una veterana, per come si comporta, per come gioca, per come vince. E vince tanto. La non ancora 18enne (lo sarà a brevissimo) può contare già su diversi scalpi importanti; tra questi quello di Ons Jabeur, battuta a soli 16 anni, agli Australian Open del 2024 con un netto 6-2, 6-0. Roba da predestinati, roba da altri tempi, da altro tennis. Ed è un salto nel tempo non da poco, precisamente quando il tennis femminile era dominato da fenomeni precoci: Tracy Austin vinse il suo primo Slam a sedici anni, Serena Williams e Steffi Graf a diciassette, Martina Hingis ne conquistò cinque prima di compiere diciannove anni. Oggi, però, il quadro è cambiato. Il livello di gioco si è alzato, i colpi sono diventati più potenti e la preparazione fisica gioca un ruolo sempre più determinante. Inoltre, molte atlete più esperte hanno trovato modi per prolungare la carriera, grazie a team specializzati che includono nutrizionisti, fisioterapisti e psicologi. Di esempi ce ne sono tanti in giro per il tour, inutile sottolinearli.
E poi l’attualità del suo tennis che porta con se tanti piccoli tasselli di una carriera ancora tutta da scrivere. Uno su tutti il fatto di essere riuscita a centrare 5 quarti di finale 1000, prima della maggiore età. Questo vuol dire tanto del fenomeno che abbiamo di fronte, un fenomeno seguita da un’altra che un pezzo di storia del tennis l’ha scritto, Conchita Martinez, che da coach sta seguendo la crescita umana e tennistica di una promessa che è già certezza. Come sono certezza gli 8.963.700 dollari già vinti in carriera o le prestazioni come quelle viste finora in California. Per info recenti chiedere a Elena Rybakina, non propriamente una qualunque, che ha subito un 6-1, 6-2 in appena 63 minuti sullo Stadium 2 dell’Indian Wells Tennis Garden. Emblematici i numeri da mettere a referto sul tabellino del match: 19 vincenti a 4, appena 19 errori non forzati contro i 33 della sua avversaria. Così è ingiocabile.
Prossima avversaria sarà Elina Svitolina, che saputo vincere un match difficile con Jessica Pegula, battendola 5-7 6-1 6-2: la russa arriva con 9 vittorie alle spalle, già conquistate, ed un obiettivo doppia cifra che sembra alla portata. Mai sottovalutare l’ucraina, soprattutto in questo tipo di incontri, dai quali riceve un extra boost motivazionale non da poco, ma ad oggi solo due, massimo tre, tenniste sono in grado di giocare armi pari con Mirra. Il nuovo che avanza, è già arrivato.
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Autor: Carlo Galati