Australian Open: Musetti centrato di testa e ordinato nel gioco, Shapovalov la solita centrifuga ondivaga

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[16] L. Musetti b. D. Shapovalov 7-6(3) 7-6(6) 6-2

Una delle migliori versioni della carriera di Lorenzo Musetti sul cemento, certo Denis Shapovalov è un avversario molto particolare ma dopo l’iniziale svantaggio, 3-0 per il canadese in avvio di gara, l’azzurro ha dominato di testa mostrando un ordine tattico e una continuità al servizio che raramente ha mostrato in passato: 7-6(3 7-6(6) 6-2 in poco più di due ore e mezzo di partita. Una serenità abbacinante, quella dell’allievo di Tartarini, frutto di un controllo emotivo e una consapevolezza di superiorità che ha preso a cazzotti gli alti e bassi mentali del rivale.

Il mancino nato in Israele ha fornito l’ennesima prova fatta di lune, di melodrammi, di fiammate: insomma il solito rendimento saliscendi. Eppure pur commettendo 15 doppi falli, di cui diversi in momenti decisivi come il 12° commesso sul 7-6 del secondo tie-break, e oltre un sessantello di gratuiti ha comunque costretto Muso a due tie-break consecutivi a riprova dell’enorme talento e del potenziale inespresso di questo tennista. La parte più bella del match è stata la seconda fase del secondo set, quando Radio Shapo ha smesso di andare in onda permettendogli di alzare la qualità del suo gioco

Si affrontavano per la seconda volta, dopo il successo di Musetti un anno fa a Indian Wells. Lorenzo ore attende il vincente di Shelton/Carreno Busta rinvigorito dall’aver già ottenuto il miglior risultato qui a Melbourne e ci arriva avendo vinto quattro tie-break su altrettanti disputati, oltre ai due odierni ci sono anche i due del derby con Arnaldi.

Primo Set: Musetti va sotto 3-0 ma è più ordinato. Shapovalov commette 7 doppi falli e si fa dominare nel tie-break

Si comincia con due game di servizio speculari, entrambi salgono 30-15 per poi commettere un sanguinoso doppio fallo sul 30-30. La differenza però è che il canadese riesce a risalire la corrente e salvarsi ai vantaggi, al contrario Lorenzo sulla palla break contro è troppo passivo e Denis non si fa pregare. Shapo prende l’iniziativa e incide con il contropiede lungolinea di rovescio (2-0). Fin dalle primissime battute, è chiarissima l’intenzione tattica del mancino nato a Tel Aviv di venire a prendersi il punto a rete con costanza, verticalizzando in maniera massiccia il proprio tennis.

Questo perché l’allievo di Tisparevic è consapevole che per quanto sia in possesso di una velocità di braccio superiore, nello scambio lungo potrebbe cedere molto di più. Musetti ha più mano e sa difendersi meglio, però per giostrare come lui ama fare Lollo deve comandare: in particolare sarà importante entrare con il primo colpo dopo il servizio. Purtroppo l’inizio di partita pur vedendo l’azzurro estrarre le gemme più luccicanti, un’accelerazione monomane nel primo game dell’incontro lo vede pagare dazio: se sulla prima chance ha avuto poco da recriminarsi, anche se l’attitudine poteva essere più offensiva, questa volta una posizione eccessivamente arretrata del toscano facilita il compito del canadese (3-0).

La sensazione, comunque, è che Muso sia più solido al servizio: Denis continua a sbagliare parecchio e poi si sa con Shapovalov il passaggio a vuoto è sempre dietro l’angolo.

Il semifinalista in carica di Wimbledon si sblocca definitivamente tenendo a zero il suo primo turno di servizio, il filotto italico prosegue: 8 punti consecutivi e il contro-break è servito (3-2). Il sole che di tanto in tanto fa capolino sul lato destro del seggiolone sul Campo 3 di Melbourne Park dà fastidio, ambedue da quella parte commettono diversi doppi falli e in generale fanno fatica ad essere continui con il fondamentale d’inizio gioco. Musetti si lamenta a più riprese con l’angolo, non è un caso che finora i games più combattuti – compresi quelli in cui sono arrivati i break – siano tutti andati in scena nella suddetta metà campo. Pur infastidito, Muso riesce però a completare l’aggancio ad oltranza (3-3).

Dopodiché un paio di giochi interlocutori, vinti senza concedere punti alle risposte, prima che ritorni la bagarre. Musetti appare sicuramente maggiormente dentro la partita, rispetto all’inizio, soprattutto è più reattivo con i piedi uscendo dal servizio: spesso, infatti, è preda della sindrome Fogna impigrendosi eccessivamente nel primo colpo dopo la battuta. Lorenzo deve comunque saper alternare momenti di dominio da un punto di vista del controllo geometrico del punto, ad altri in cui al contrario deve rallentare per evitare di dare ritmo a Shapovalov. È una questione di equilibrio e di margine risicato, deve saper cogliere i momenti e scegliere l’atteggiamento migliore in quel preciso frangente senza eccedere in nessuna delle due. Si arriva in dirittura d’arrivo e sia Lollo sia Denis iniziano a trovare cioccolatini con i passanti: Musetti in risposta sul 4-4, 40-15, s’inventa un back incrociato a perforare. Nel successivo game di risposta è invece l’azzurro a rischiare tantissimo, sul 30-30 lo sventaglio canadese grazia il n. 2 d’Italia ricadendo largo di pochissimo.

La partita è molto piacevole strategicamente, il tennis che mostrano è frutto di una completezza di repertorio ormai rarissima nel tennis che conta: prime a tre quarti, sbracciate monomane, parabole più arcuate, capacità di prendersi la rete in controtempo. Si giunge così all’undicesimo game, punteggio sul 5-5, Denis continua a fare incetta di doppi falli: ne arrivano 3 di cui due nei primi due quindici. Il problema con Shapo è che è dura giocarci perché è in grado in un turno di servizio in cui commette 3 doppi errori, di tirare fuori 2 seconde vincenti su altrettante palle break, la prima di queste addirittura cancellata con il serve and volley.

Muso è molto più ordinato in campo, il canadese vive di fiammate estemporanee ma è capace di inciampare in preoccupanti pause: dopo 53 minuti di gioco è tie-break. Denis parte sotto di un mini-break facendo un po’ troppo il ciondolone, stavolta è l’azzurro a scappare 3-0 mentre il nervosismo del mancino cresce a dismisura. La trebisonda Shapovalov la smarrisce completamente quando una risposta bloccata di Lorenzo muore appena dopo il nastro e la volée dalle stringhe di Shapo finisce in corridoio.

È un dominio incontrastato il tredicesimo gioco, la testa di serie n. 16 vola sul 5-0. Poi Musetti si distrae un attimo e l’altro accorcia sul 5-2, ma al primo set point l’azzurro con la prima smorzata del suo incontro chiude la frazione: 7 punti a 3 per il 7-6 finale dopo 58 minuti.

Secondo Set: Shapovalov cresce alla distanza, ma Musetti non cala al servizio. Ancora tie-break deciso dal 12° doppio fallo canadese

Si parte sulla falsariga del parziale inaugurale, Shapovalov sempre a corrente alternata che però quando si accende è pericoloso.

Lorenzo al servizio deve risalire dal 15-30 e poi fronteggiare un delicato 30-30 ma non offre mai palla break, mentre dall’altra parte siamo già a 10 doppi falli in 8 turni di battuta. Sinora a fare la differenza anche la percentuale di prime – appena 56% per il canadese, siamo invece sul 73% per l’azzurro – e il dislivello piuttosto significativo nei gratuiti: 30 per il Canada, esattamente la metà per il 22enne di Carrara. Tuttavia l’equilibrio rimane invariato e Musetti deve evitare di essere troppo lezioso perché poi il game in cui un paio di accelerazioni mancine rimangono in campo arriva puntualmente: sul 15-40 del quinto gioco, ecco che però si manifestano compiutamente le categorie di differenza che ci sono in questo momento – vidimate dalla classifica – tra i due. Muso gioca tre grandi prime, l’altro in modalità radio si divide tra racchettate autoflagellate a turpiloqui rivolti al povero coach Janko Tipsarevic. Molto più centrato di testa Lorenzo, a questo punto dopo la doppia palla break sfumata cosa volete che faccia Shiupavalov: naturalmente con l’undicesimo doppio fallo è lui adesso ad offrire il 15-40 ma incredibilmente Lorenzo non lo azzanna.

In questa fase inizia ad avvertirsi maggiore sentore di qualità, perché Denis smette di spendere energie mentali inutili in panegirici con il suo io tennistico e quando è così le bordate manuali stanno dentro. Molto bravo Musetti a tenere un silenzioso rendimento al servizio estremamente continuo che non sta dando reali opportunità al canadese di dare una spallata. Sul 4-4, arriva soltato il terzo doppio fallo azzurro sul 40-30. Un errore che poteva essere veramente sanguinolento, ma ancora una volta quando conta – dalla parità – l’allievo di Tartarini è perfetto: 5-4.

E’ veramente impressionante il livello nei punti importanti che Lorenzo sta esprimendo in questo secondo set, nell’undicesimo game si ritrova 30-30 ma prima tira fuori l’uno due con il dritto lungolinea vincente, dopodiché una meravigliosa seconda (6-5). Ora però Denis è salito decisamente di colpi, sta giocando il suo miglior tennis e ne beneficia la qualità complessiva dell’incontro: si giunge così ad un secondo tie-break, che si rivela di qualità eccelsa. Dopo uno scambio iniziale di mini-break, dapprima sotto 2-3 Shapo regala un super serve&volley in kick poi tocca a Muso che avrebbe la chance di rompere definitivamente gli indugi con la palla accomodata sul passante monomane ma colpisce male.

Si arriva al dunque, sul 5-5 si assiste a qualcosa di abbastanza curioso: improvvidamente si stacca il gancio della rete, Denis può così ripetere la prima ma sbaglia in lunghezza il dritto in uscita dal servizio. Set point da giocarsi con la battuta a disposizione per l’azzurro, ma la tensione si sente: quarto doppi fallo. La maturità del Muso odierno viene però viene dimostrata proprio dopo aver sprecato l’opportunità di sigillare il 2-0. Gioca il miglior punto della sua partita, conducendo lo scambio con coraggio e sapienza tattica. Il dritto a sventaglio vincente gli offre il 7-6, serve ora il canadese. Ebbene, 12° doppio fallo che dopo oltre un’ora di durata permette a Lorenzo di guardare il terzo turno.

Per quanto Denis sia cresciuto nel livello di gioco nella seconda parte del set, alla fine lo ha comunque chiuso con 25 gratuiti.

Terzo Set: Shapovalov va negli spogliatoi per farsi trattare il fianco e poi scioglie, Musetti domina

Si riprende dopo una pausa più prolungata del previsto per permettere a Shapovalov di ricevere il trattamento medico alla zona lombare destra, per la verità è da metà primo set che si tocca il fianco destro ma non è mai apparso come qualcosa che ne potesse compromettere la prestazione.

Il match è finto con il secondo tie-break, Denis complici anche i problemi fisici scioglie completamente: in pochi minuti è 4-0 Musetti con un parziale di 16 punti a 2 in favore dell’italiano. Lorenzo deve annulla due palle break sul 4-1 ma poco importa, si procura già un match point in risposta prima di suggellare una straordinaria performance al terzo match ball: 6-2 al termine di 2h40 di gioco, è terzo turno.

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Autor: Cipriano Colonna