Ci sono storie che il tennis ci regala ogni tanto, come per ricordarci che sotto il cielo ci sono giovani talenti pronti a rimettere in gioco equilibri che sembravano consolidati, gerarchie, nuove o vecchie, a cui bisogna o meglio, bisognerebbe, sottostare. Joao Fonseca, brasiliano di 18 anni, è uno di questi. A Melbourne, contro Andrey Rublev, non si è limitato a vincere: ha dominato, 3 set a 0 senza mai tremare, mettendo in scena una prova che non si dimentica facilmente.
Fonseca non ha il nome altisonante, non ancora. Viene da Rio, il Paese di Gustavo Kuerten, ma è troppo presto per paragonarlo a Guga. Eppure, chi ha visto quel match contro Rublev non può fare a meno di pensare che qualcosa di speciale, in quel ragazzo, c’è davvero. Servizio potente, dritto pesante, movimenti fluidi e la capacità di mantenere la calma anche nei momenti difficili: queste non sono qualità comuni a un diciottenne. Basta poco per rispolverare alla memoria di tutti, esempi recenti. Recentissimi.
La vittoria contro Rublev, top ten e giocatore esperto, riporta alla mente un altro episodio, quello di Carlos Alcaraz contro Matteo Berrettini agli Australian Open del 2022. Allora si parlava di un ragazzo di belle speranze, oggi Alcaraz è il volto del tennis moderno, un campione fatto e finito. Fonseca è ancora lontano da quel livello, ma la stoffa si intravede. Il suo esordio Slam è stato un biglietto da visita che dice: eccomi, sono pronto.
Ma non corriamo troppo. Il tennis, come la vita, è pieno di talenti bruciati da aspettative premature. Fonseca sembra però avere il carattere per evitare questo rischio: umile, concentrato, consapevole che il cammino è lungo e pieno di ostacoli. A chi gli parla di top 20 entro fine anno, sorride, forse sapendo che non è un’ipotesi così assurda.
Intanto, il Brasile torna a sognare. Dai tempi di Kuerten, non si vedeva un giocatore capace di accendere l’immaginazione di un intero Paese. Joao Fonseca ha fatto il primo passo. Il resto, come sempre, lo dirà il tempo. E forse, un giorno, ci ricorderemo che tutto è iniziato qui, a Melbourne, sotto il sole di gennaio.
X: @carlogalati
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Autor: Carlo Galati