Mentre la 111° edizione dell’Aussie Open ha già dato il via alle danze, il tema “Caso Sinner” resta, senza alcun dubbio, il più discusso della sfera tennistica (e non), maggiormente in voga dopo la comunicazione ufficiale dell’udienza, che si terrà il 16 aprile presso la sede del TAS, a Losanna.
Strano, ma vero. Per questa volta faremo a meno di udir complottismi in merito alla delicata questione, ma si presterà attenzione alle pesantissime dichiarazioni dell’ex numero 1 del ranking WTA, Martina Navratilova, irritata dal comportamento della WADA, che pare voglia fare all-in sulla “negligenza” di Jannik Sinner nella dinamica del Caso Clostebol.
“Sarò molto diplomatica e dico che tutto fa schifo – ha affermato senza mezze misure Navratilova nel corso del podcast Tennis Channel Live – l’intero sistema deve essere fatto saltare in aria e ripartire da capo – sottolinea con sdegno – la WADA è sottoposta a un’intensa attività di controllo in questo momento. Si sono occupati dei nuotatori cinesi e poi di Sinner e Swiatek, che sicuramente non si sono dopati. Stiamo cercando di prendere chi bara e non chi ha della crema per massaggi sul proprio corpo”.
La leggenda statunitense difende – a spada tratta – l’altoatesino e la giovane atleta polacca (già sospesa per un mese nel dicembre scorso), quasi ridicolizzando la WADA, ostinata ad andare sino in fondo a questa storia, e senza tralasciar nulla: “Si è colpevoli fino a prova contraria, e Sinner pensava che fosse finita, e ora WADA fa ricorso. Perché? Non capisco. Bisogna fare molta chiarezza su questa situazione, perché è necessario avere un sistema migliore di quello che abbiamo“.
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Autor: Pietro Sanò