Australian Open, Jarry sfida Sinner anche fuori dal campo: “Mi sarebbe piaciuto ricevere lo stesso tipo supporto che ha ricevuto lui”

0
1

Il “caso Sinner” continua a tenere banco all’interno dello spogliatoio del tennis mondiale: la maggior parte dei colleghi, nel corso dello US Open (quando la vicenda legata al Clostebol era appena diventata pubblica), aveva preferito evitare l’argomento, mantenendo un atteggiamento piuttosto prudente, ma nel corso dei mesi i protagonisti del circuito hanno avuto la possibilità di informarsi e di coltivare un’opinione. A volte la sensazione è che i colleghi di Jannik non sappiano (o, peggio ancora, facciano finta di non sapere) che perfino la WADA (il cui ricorso verrà affrontato dal TAS tra il 16 e il 17 aprile) abbia accettato la ricostruzione di Sinner e di conseguenza la tesi della “contaminazione”: il tema non è più quello del doping ma quello della negligenza. In ogni caso il numero 1 del mondo stato trovato positivo ad un controllo antidoping ed è dunque normale che se ne parli: e chi ne ha parlato, negli ultimi giorni?  

Partiamo dal primo avversario australiano d Jannik, e ovviamente ci riferiamo a Nicolas Jarry (29 anni, numero 36 del rankng mondiiale): il cileno venne squalificato dall’ATP praticamente per anno, per la preecisione dal dicembre del 2019 al novembre del 2020 (in pieno lockdown, sostanzialmente), dopo essere stato trovato positivo a due steroidi anabolizzanti (Ligandrol e Stanozolol). L’indagine alla fine, in realtà, lo scagionò, e si arrivò alla conclusione che, sì, anche in quel caso, si era trattato di ‘contaminazione’, e quindi, di conseguenza, di un’assunzione involontaria (in quel caso, per la precisione, si parlava di integratori vitaminici contaminati): Jarry, nel corso di un’intervista al quotidiano cileno ‘La tercera’, ha accusato le autorità del tennis mondiale di aver utilizzato due pesi e due misure, confrontando ovviamente la propria storia con quella di Sinner. “Mi sarebbe piaciuto ricevere lo stesso tipo supporto che ha ricevuto lui. È qualcosa che mi tocca personalmente. Cerco di lavorarci, di parlarne, di non farmi influenzare, ma la verità è che non ho ancora del tutto superato quella vicenda”.

Nel corso delle ultime ore è intervenuto (intervistato dall’Herald Sun) nel dibattito anche il veterano bosniaco Damir Dzumhur (32 anni, numero 82 del ranking ATP): “La maggior parte dei colleghi con i quali ho parlato pensa che sia molto strano che Sinner sia riuscito a evitare la sospensione. Io penso che le regola debbano essere uguali per tutti, al di là della classifica”

O que achou dessa notícia? Deixe um comentário abaixo e/ou compartilhe em suas redes sociais. Assim conseguiremos tornar o tênis cada vez mais popular!

Esta notícia foi originalmente publicada em:
Fonte original

Autor: Jacopo Gadarco