Gauff: “Sono più forte di quando ho vinto lo US Open. Lavoro per garantirmi una carriera lunga e vincente”

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Coco Gauff plana su Melbourne dopo la vittoria di squadra alla United Cup; il successo, coinciso con la seconda personale affermazione ai danni di Iga Swiatek, la propone alla vigilia del primo Slam della stagione 2025 forse come la principale alternativa ad Aryna Sabalenka. “Sto bene” – sono le prime parole della campionessa delle WTA Finals 2024 – “e cerco di rimanere rilassata e tranquilla per affrontare l’impegno al meglio. Sto giocando bene ma non andrà sempre così per tutto il torneo. Devo farmi trovare pronta e senza pressioni per superare qualche frangente difficile che accade sempre in un torneo così lungo”.

La campionessa statunitense, che si è professionalmente separata da Brad Gilbert dopo l’ultimo US Open, è felice dei suoi progressi con la sua squadra… allargata: “con l’arrivo di Matt Daly in aggiunta a Jean-Christophe Faurel mi trovo benissimo. Riescono a istillarmi fiducia in me stessa e vedo distintamente la mia crescita dal punto di vista tecnico. Certo devo ancora migliorare, come ad esempio nel servizio, ma tengo prima di tutto a porre le basi per una carriera lunga e ricca di soddisfazioni”.

A proposito delle sensazioni che sta vivendo riguardo al suo tennis, Coco conferma di sentirsi molto sicura di sé. “Mi sento più a mio agio oggi di quando vinsi a New York, anche perché il mio tennis migliore lo giocai un paio di settimane prima a Cincinnati. Lo scatto dal punto di vista mentale poi è stato determinante per affrontare gli impegni al meglio: devo provarle tutte per vincere ricordandomi allo stesso tempo che perdere non è la fine del mondo”.

In merito al momento del giorno in cui preferisce scendere in campo, Coco vede vantaggi sia nel turno pomeridiano che in quello serale: “Di sera mi piace l’energia che la folla sa esprimere e mi carico molto; del resto, soprattutto quando fa molto caldo, credo che il mio venire dalla Florida mi dia un vantaggio competitivo con le colleghe originarie di paesi meno caldi”.

L’argomento-Swiatek suscita ovviamente molto interesse, dal momento che si parla della più importante pretendente con lei al titolo di Sabalenka; Gauff non crede che la campionessa di Varsavia abbia perso smalto in questi mesi per lei così particolari: “Non la conosco bene personalmente, ma dai contatti che abbiamo avuto direi che non ha smarrito sicurezza in campo. La vicenda-doping non può non averla angustiata ma sono convinta che non abbia fatto nulla con intenzione. Il nostro match alla United Cup si è deciso in pochi punti, poteva finire diversamente; è sempre così con le grandi giocatrici, e lei lo è”.

Un pensiero va all’avversaria del primo turno Sofia Kenin: “Mi ha battuta a Wimbledon e anche qui; gioca benissimo e sono contenta di poter iniziare subito con una giocatrice di alto livello, così come lo sono di aver disputato la United Cup, che mi ha dato l’opportunità di esprimermi da subito ad alto livello”.

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Autor: Danilo Gori