McEnroe sui casi doping di Sinner e Swiatek: “Serve un commissario che difenda i giocatori”

Il sette volte campione Slam John McEnroe ha parlato ai microfoni di ESPN in vista dell’Australian Open. Lo statunitense si è in particolare concentrato sui casi di doping che durante lo scorso anno hanno investito l’attuale numero 1 del ranking maschile Jannik Sinner e la numero 2 del tennis femminile Iga Swiatek. “Non penso che il tennis abbia subito un danno d’immagine”, dice McEnroe “se ci pensi negli altri sport è molto peggio. Il tennis è più pulito di qualsiasi altro sport, ma questo non significa che non ci siano problemi“.

Secondo McEnroe il danno lo crea semmai la confusione derivante dalla mancata trasparenza. Dialogando con l’ex giocatrice e commentatrice di ESPN Rennae Stubbs, ha quindi citato il fatto che Sinner è stato trovato positivo a marzo ma che la notizia è stata data solamente ad agosto.

“Questa è la parte che non mi piace. Abbiamo bisogno di un commissario del tennis che parli a nome dei giocatori per difenderli o meno. La verità è che non abbiamo nessuno che parli per loro!”. McEnroe ha detto di aver sostenuto a lungo la nomina di un commissario e di essere stato “pronto, disposto e capace“ ad accettare l’incarico.

“Se non fossi io il commissario, ci dovrebbe essere comunque qualcuno, ma non sembra che accadrà mai perché le persone sono troppo impegnate, questi tornei proteggono i propri interessi. Si preoccupano di se stessi, non si preoccupano abbastanza dello sport. Quindi è un peccato. Ma comunque, se non sono io, dovrebbe essere qualcun altro. Vedremo se ciò accadrà nei prossimi 10 anni.”