Qualificazioni Australian Open, l’Italia perde i pezzi: Pedone out, Stefanini delude e cede al terzo

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Una giornata inaugurale rivedibile, per usare un eufemismo. L’Italia tennistica si affaccia all’Australian Open, e se è vero che le nostre bocche da fuoco sono il campione in carica Jannik Sinner nel maschile e Jasmine Paolini nel femminile, anche gli altri non vedono l’ora di figurare bene nel primo Slam dell’anno. Proprio il circuito WTA è la nota dolente per i colori azzurri in merito alle qualificazioni al tabellone principale: due delle quattro italiane impegnate sono già fuori. Sconfitta senza appello per Giorgia Pedone che si arrende 6-2 6-3 alla romena Miriam Bianca Bulgaru in nemmeno un’ora e mezza. Grande amarezza per Lucrezia Stefanini che non rispetta il pronostico e si fa sorprendere da Leyre Romero Gormaz in tre set, con la spagnola che passa 6-3 4-6 6-4.

Due sconfitte completamente opposte, ma che hanno in comune la stessa delusione. Ha da recriminare sicuramente qualcosa in più Lucrezia Stefanini che aveva dalla sua un bagaglio di esperienza sicuramente superiore alla rivale classe 2002, tutto vano nonostante l’inerzia del match fosse girata nel secondo set e la rimonta sembrava sul punto di completarsi. Invece il parziale decisivo parte malissimo con il break in apertura subito dalla toscana e Romero Gormaz che va in controllo. Il rammarico supremo sono le due palle break non sfruttate sul 5-4, un tentativo di ritornare in corsa stoppato dall’iberica che poi non trema più e chiude i giochi. Senza storia invece l’impegno di Giorgia Pedone, un confronto a senso unico con Bulgaru che fa meno gratuiti, tira il doppio dei vincenti della palermitana e le concede solo una palla break in tutto l’incontro.

Ad esclusione degli impegni delle italiane, sono stati 20 gli incontri disputati nella giornata inaugurale delle qualificazioni femminili. I padroni di casa sorridono a metà con quattro giocatrici aussie impegnate: due vittorie e due sconfitte. Avanzano Taylah Preston e Destanee Alava mentre salutano lo Slam di casa Lizette Cabrera e Tina Nadine Smith. Proprio quest’ultima ha giocato il ruolo di vittima sacrificale contro Anna Karolina Schmiedlova, con la slovacca testa di serie numero 7 che le ha rifilato un doppio 6-2. Spicca il successo della veterana Varvara Lepchenko che fa suo il derby USA con Hannah Chang con un netto 6-1 6-3. Da sottolineare, invece, la battaglia tra Heather Watson e Lola Radivojevic, risolta a favore della britannica dopo più di due ore e mezza di gioco, con un interminabile tie break del secondo set terminato 16-14 in favore di quella che sarà la sconfitta dell’incontro.

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Autor: Manuel Ventriglia