WTA Auckland: Osaka ritrova una finale dopo quasi tre anni. Sfiderà Tauson, americane ko

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Era il 2 aprile 2022 quando Naomi Osaka perdeva 6-4 6-0 da Iga Swiatek nella finale del WTA Miami. Da quell’ultimo atto del torneo americano sono passati oltre 640 giorni e finalmente la giapponese riassaporerà il gusto di giocarsi una finale. Certamente non sarà un 1000, ma è comunque un 250 che potrebbe rendere magico questo inizio di stagione per Osaka. Ancora più valore se si pensa ai difficili momenti passati da Osaka nel corso degli ultimi anni. In primis l’ansia e la depressione, tenute segrete a lungo e annunciate durante il Roland Garros 2021, dove si è ritirata dopo non aver partecipato alle conferenze stampa. Poi i vari infortuni che ne hanno rallentato la ripresa, dai problemi alla schiena fino al tendine d’Achille. A gennaio 2023 invece c’è stato l’annuncio della pausa per gravidanza dunque il ritiro temporaneo dal tennis. Il 2024 è stato l’anno del ritorno e ad inizio 2025 Naomi si può giocare finalmente un titolo: l’ultima vittoria è quella dell’Australian Open 2021 contro Jennifer Brady.

[7] N. Osaka b. A. Parks 6-4 6-2

Vince la classe 1997 che supera l’americana 24enne dopo un match più intenso di quanto non racconti il risultato. Nel primo set infatti Osaka si ritrova sotto di un break sul 2-1, prontamente recuperato nel gioco successivo. Parks però subisce il contraccolpo e cede un’altra volta il servizio all’avversaria, mettendo in discesa il set per la giapponese che chiude 6-4, ma non prima di salvare due palle break proprio nel game decisivo, rimontando da 15-40 al set point convertito.

Il secondo set parte in maniera completamente differente con il break di Osaka alla primissima occasione utile nonostante Parks abbia avuto palla per consolidare il servizio iniziale. Alycia cala al servizio e al quinto gioco subisce un pesante break a 15, una situazione che vede la numero 82 al mondo sotto addirittura 4-1. Cinica Osaka che se nel primo set aveva vanificato alcune palle break di troppo, stavolta fa due su due raggiungendo il massimo risultato con il minimo sforzo. Il difficile per Naomi arriva di nuovo nel gioco decisivo: come capitato in precedenza, quando serve per chiudere il discorso rischia nuovamente di complicarsi la vita. Osaka si ritrova 0-40 con tre palle break di fila per Parks che può quantomeno rimettersi in partita con il 5-3 e servizio, ma l’ex n.1 al mondo le salva tutte e al primo match point vola in finale.

[5] C. Tauson b. R. Montgomery 6-4 6-3

La scena se la prende anche la danese, spesso falcidiata dagli infortuni in passato, ma che sta trovando finalmente continuità. Nella sfida tra la 2002 e la 2004, le due non fanno mancare i colpi di scena in un primo set travolgente. Il primo break è della danese, seguito dal contro-break americano che però ha vita breve poiché Tauson si riporta sul 4-2. La tds n.5 rischia di mangiarsi le mani dopo aver vanificato quattro set point, tre consecutivi, nel corso dell’ottavo game tenuto in piedi miracolosamente da Montgomery che spinta dall’entusiasmo generale conquista il suo secondo break. A quel punto Tauson ritorna in campo più concentrata e come capitato già tra il quinto e sesto game, mette in scena il secondo contro-break consecutivo.

Più lineare il secondo set con le due tenniste che mettono in fila cinque giochi senza nemmeno una palla break. Il punto di rottura rischia di arriva al sesto game con la tennista di Hellerup che spreca quattro breakpoint. A differenza di prima però Tauson riesce a non subire il contraccolpo e mantiene i nervi saldi per continuare con la sua sfilza di game ottenuti al servizio. L’ottavo game è definitivamente quello della svolta con il break a zero di Clara, abile poi a chiudere al primo match point utile.

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Autor: christianattanasio