Si completa al Bank of China Hong Kong Tennis Open il quadro dei quarti di finale. Munar, Musetti, Shang e Marozsan raggiungono infatti Nishikori, Norrie, Fils e Muller, già qualificati nella giornata di ieri. Sorpresa di giornata l’eliminazione di Andrey Rublev, testa di serie numero 1 nonchè campione in carica, eliminato da un ottimo Fabian Marozsan, che trova la sesta vittoria su 13 contro top 10. Ha ora vinto almeno una volta contro 5 degli attuali top 10 (Alcaraz, Ruud, De Minaur, Dimitrov e appunto Rublev).
F. Marozsan b. [1] A. Rublev 7-5 3-6 6-3
Esce inaspettatamente di scena la testa di serie numero 1 Andrey Rublev contro un grande Fabian Marozsan. L’ungherese ribalta i favori del pronostico con una ferocia impressionante. Un match vinto con la testa prima che con la racchetta, il grande punto debole del campione russo. Senza il servizio Rublev soffre gli scambi lunghi, dove Marozsan prende volentieri il comando. Proprio così il venticinquenne conquista le sue prime palle break nel primo set. Poi, il nervosismo gioca un brutto scherzo al russo, e un errore marchiano porta l’ungherese in vantaggio. Rublev è in caduta libera e perde un ulteriore turno di servizio, regalando ben cinque game di fila all’ungherese. Poi la reazione è furente, ribalta i break riportandosi in parità, ma ancora una volta nel momento clou si perde in un bicchiere d’acqua, lasciando a Marzosan il primo set per 7-5.
Nel secondo parziale Rublev aggiusta il servizio, conquistando il set senza particolari patemi per 6-3. Ringalluzzito dal pareggio ritrovato affronta a viso aperto il set decisivo. Ma nei momento decisivi Marozsan si dimostra ancora una volta più centrato. In tutto il match l’ungherese ha infatti salvato dieci palle break su tredici, dimostrando ferocia e freddezza. E proprio su una di queste palle break svolta il match. Rublev ha infatti l’occasione di portarsi avanti, ma fallisce clamorosamente il colpo. L’occasione però non sfugge all’ungherese, che nel game successivo torna ad avere un’occasione di break che trasforma. Rublev ha subito dopo due occasioni per pareggiare i conti, ma in un game combattutissimo Marozsan annulla altre due palle break consolidando il vantaggio. Sul 5-2 il match è infine compromesso per il russo, che viene così eliminato dal torneo con un 6-3 che segna un 2-1 finale.
J. Munar b. [5] N. Borges 6-3 7-5
La notte hongkonghese si è aperte alle prime luci dell’alba italiane, con la sfida che ha visto di fronte due classe 1997, lo spagnolo Jaume Munar e il portoghese, testa di serie numero 5 del torneo, Nuno Borges. Il lusitano è reduce dalla stagione migliore della sua carriera, in cui ha anche vinto il suo primo torneo battendo Nadal sulla terra a Bastad. Ma il 2025 è iniziato con il piede sbagliato per il ventisettenne, battuto in due set dal numero 62 del mondo Munar. È ancora tempo di scaldare i muscoli, il match è stato infatti caratterizzato dai tantissimi errori gratuiti da ambo le parti. Ma grazie ad un servizio più affidabile e ad un gioco più consistente lo spagnolo è riuscito a spuntarla per 6-3 7-5.
J. Shang b. [7] P. Martinez 6-3 6-1
Continua la scalata del giovanissimo talento cinese Juncheng Shang. Il classe 2005, fresco di ritiro alle Next Gen ATP Finals per dei guai fisici che ne hanno compromesso il torneo, ha dominato il poco più di un’ora lo spagnolo Pedro Martinez. Ha rischiato il fenomeno cinese nel primo set, dove prima di trovare il break al penultimo game si è trovato nei guai al settimo game, costretto a salvare due palle break. Dopo l’1-0 però il match si è messo decisamente in discesa, Shang ha infatti concesso solo un game all’avversario chiudendo la pratica in mezz’ora…
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Autor: michelelarosa