United Cup: Cobolli eroico, Paolini “panettiera” e l’Italia è nei quarti

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ITALIA b. FRANCIA 2-0

F. Cobolli (ITA) b. U. Humbert (FRA) 3-6 7-6(8) 6-2

Prova di grandissimo carattere per Flavio Cobolli che annullando un match point durante il tesissimo tie-break del secondo set, coglie una vittoria di prestigio contro il top 20 francese Ugo Humbert. Dopo un set e mezzo nel quale era stato quasi dominato, soprattutto durante i game di risposta, il tennista romano è riuscito a riacciuffare la partita per i capelli mentre il suo avversario serviva per il match e a trascinarla in un tie-break che ha fatto risaltare la sua grande carica agonistica.

Nel terzo parziale Humbert “non ne aveva più” e Cobolli ha avuto vita abbastanza semplice, ma questa vittoria oltre ad assicurare agli azzurri il primo posto nel girone (quarti di finale venerdì 3 gennaio contro la vincente del Gruppo F, Gran Bretagna o Australia) può dare anche una grande iniezione di fiducia per i prossimi tornei.

IL MATCH – Partenza a tutta potenza da parte di entrambi i protagonisti che fin dai primi game difendono con grande autorità i propri turni di battuta e non si fanno pregare quando hanno l’occasione di piazzare accelerazioni da fondo. La giornata a Sydney non è particolarmente calda ma sotto il tetto della Ken Rosewall Arena l’aria è abbastanza umida e appiccicaticcia, anche se il pubblico piuttosto sparso nelle prime ore della mattinata aiuta a mantenere le condizioni accettabili.

Nell’ottavo game, con Cobolli al servizio sul 3-4, due risposte molto aggressive di Humbert producono il 15-30, un errore di diritto del romano crea la prima palla break del match sulla quale commette un’ingenuità: diritto al volo in avanzamento a chiudere troppo centrale e recuperato dal francese che gioca un passante basso costringendo Cobolli a sbagliare la volée di diritto.

In 30 minuti il mancino di Metz mette in cascina il primo parziale con solamente quattro punti ceduti nei propri cinque turni di battuta. Anche nel secondo la musica non cambia: gli slice da sinistra di Humbert sono un incubo per Cobolli, che addirittura deve attendere più quattro game prima di conquistare il primo quindici in risposta. Lo ha fatto nel game in cui Humbert ha servito inutilmente per il match sul 5-4 commettendo, però, almeno tre errori gratuiti e permettendo al suo avversario di tornare in partita.

Dal 5-5 in poi il match di tiro al piccione disputato fino a quel momento viene sostituito da un match di tennis, e il pubblico ringrazia. Cobolli tiene il servizio del 6-5 con un urlo finale, poi si arriva al tie-break, bellissimo, giocato punto a punto con il cuore in mano da entrambi i giocatori. Flavio manca un diritto piuttosto comodo per il primo minibreak del 4-3, poi è il primo ad arrivare a set-point, sul 6-4, ma le due chance se ne vanno. Humbert annulla un terzo set point sul 7-6, si issa a match point sull’8-7 mancando di pochi centimetri un diritto in corsa che avrebbe chiuso la partita. Il primo a crollare è proprio il francese, che sul 9-8 commette un doppio fallo e manda la partita al terzo set.

Un medical time-out di Cobolli per farsi massaggiare l’anca e un cambio di abiti per Humbert interrompono la partita per quasi una decina di minuti. Dopo la stretta fisica e nervosa della fine di secondo parziale il gioco è meno spumeggiante e più nervoso, ed è Cobolli a sembrare il più sciolto dei due. È Humbert il primo a cedere il servizio, sull’1-1, e al cambio di campo il francese continua a farsi massaggiare i quadricipiti, segno di un possibile accenno di crampi.  Cobolli prende progressivamente il controllo del gioco e inizia a dominare la partita arrivando fino al 5-1. Humbert sembra davvero a corto di energie, tiene il finalmente il servizio per il 2-5 ma, dopo 2 ore e 4 minuti di gioco è Cobolli che può festeggiare la vittoria e il matematico primo posto nel girone per Team Italy.

J. Paolini (ITA) b. C. Paquet (FRA) 6-0 6-2

Sessanta minuti sono sufficienti a Jasmine Paolini per regolare la transalpina Chloe Paquet, n. 105 WTA, e chiudere la pratica della vittoria nel tie con la Francia.
Davvero troppe le categorie di differenza tra le due per sperare in un risultato diverso o anche solo per avere un match più combattuto. Solamente all’inizio del secondo set c’è stato qualche game combattuto, propiziato dal servizio della transalpina, ma la velocità di crociera di Paolini è davvero troppo superiore.

Paolini sembra aver preso in gestione da Iga Swiatek la “panetteria” che sforna ciambelle e grissini a ripetizione: solamente tre giochi lasciati per strada dalla toscana nei primi due incontri, in attesa di avversarie di maggior calibro (Boulter o Gadecki) a partire dai quarti di finale.

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Autor: Vanni Gibertini