United Cup, R.Ceca-Norvegia 2-1: Ruud supera Machac ma non basta. Passeggia Muchova

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Gruppo B (Sydney)

Repubblica Ceca-Norvegia 2-1

K. Muchova b. M. Helgo 6-2 6-2

C. Ruud b. T. Machac 7-6(6) 5-7 6-4

K. Muchova/T. Machac b. U. Eikeri/V. Durasovic 6-4 6-4

Nella terza giornata della United Cup 2025 ha fatto il proprio esordio il Gruppo B, con il confronto fra Repubblica Ceca e Norvegia che ha visto prevalere i cechi per 2-1 al termine del doppio misto. I due team si sono affrontati durante la sessione diurna del programma, dunque nella notte italiana – precisamente a partire dalle 00.30 -, presentando un solo incontro combattuto: il secondo singolare, quello maschile. D’altra parte l’esito finale non sorprende minimamente, la Cechia era ampiamente favorita e come tale ha rispettato i pronostici della vigilia. Nel primo match la finalista del Roland Garros 2023 Karolina Muchova ha gestito senza patemi, in totale controllo, la carneade Malene Helgo (n.°404 WTA) che lo scorso anno riuscì a strappare un set a Pliskova e addirittura a trascinare Caroline Garcia la tie-break decisivo.

La ceca si è imposta con un periodico 6-2 in appena un’ora e diciotto minuti di gioco: un risultato che testimonia le diverse categorie di differenza che intercorrono tra le due giocatrici. Avanti 1-0 il primo match point, per coloro che in Davis dal 2025 verranno capitanati da Berdych, lo ha avuto a disposizione Thomas Machac che ha sì fornito una prestazione molto altalenante (13 doppi falli, praticamente tutti in lunghezza) ma allo stesso tempo ricca di eccezionali picchi e difese ai limiti dell’impossibile

Tuttavia, pur vincendo il secondo parziale alle fine a spuntarla è stato Casper Ruud: autore di una prima parte di gara, fino al 5-3 e servizio del primo set, semplicemente perfetta (12 aces nel complesso). Nel nono game dell’incontro però alcune certezze sin lì costruite sono state pericolosamente smarrite, con quattro gratuiti di diritto – l’arma principale del suo tennis – a simboleggiare il cambiamento d’inerzia poi avvenuto nella seconda frazione. Ma è l’episodio delle corde rotte sul 30-30 di quel fatidico nono gioco, che più di qualsiasi cosa ha rappresentato l’inversione di rotta. Per fortuna di Casper, Thomas alla battuta sul 5-4 del tie-break si è auto-sabotato con due doppi falli consecutivi permettendo al norvegese di riavere una chance di vincere il set.

Nella bagarre finale, l’ex n.°2 ATP ce l’ha però messa tutta per portarsi a casa il pareggio facendosi bastare il break maturato nel terzo game del parziale conclusivo e andando oltre al risentimento all’adduttore della coscia sinistra che non gli ha impedito di vincere il match (durata la bellezza di tre intense ore) ma di fatto ha segnato negativamente le speranze di conquista del tie da parte della squadra del Nord Europa, visto che Ruud nel misto ha lasciato spazio al numero 2 maschile Viktor Durasovic a causa di un probabile fastidio all’adduttore della coscia sinistra – massaggiata in piò occasioni durante il singolo.

Questa decisione forzata ha sostanzialmente consegnato la vittoria nelle mani di Muchova e Machac, poiché Durasovic non è stato in grado di trascinare a dovere la specialista Elkkeri (n.°38 in doppio). Ad inizio 2024, i norvegesi per un’improbabile coincidenza di fattori relativi alla classifica avulsa riuscirono incredibilmente a qualificarsi ai quarti della competizione. In quest’edizione sono ritornati alla realtà, quella realtà che dice “Casper Ruud è solo sull’isola che non c’è” e se non c’è neppure lui altro che attraccare sull’isola, si rischia solamente l’imbarcata. Continuerà invece il suo viaggio la Cechia? Dovrà tentate di superare la temutissima Polonia – seconda forza dietro Team USA ai nastri di partenza – oppure sperare anche lei in qualche calcolo speciale…

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Autor: Cipriano Colonna