SKY Sport presenta: Federico Buffa Talks – Matteo Berrettini

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Da Wimbledon 2021 alla Davis 2024: la parabola di Matteo Berrettini che, tra picchi e tonfi, ha saputo rialzarsi e risalire meticolosamente. Il 2024 porta la firma di tre titoli ATP e della Coppa Davis, sollevata da protagonista, insieme a Jannik Sinner. Berrettini, dopo esser stato in passato n° 6 al mondo, comincia l’anno al numero 154 della classifica ATP, lo chiude al 34° posto, dimostrando che credere in sé stessi, contro ogni difficoltà, è il dono più grande che possiamo ricevere.

Il tennista romano è l’ospite del secondo episodio della nona puntata di Federico Buffa Talks, la Produzione Originale firmata Sky Sport, con Federico Buffa e il direttore Federico Ferri, in onda da venerdì 27 dicembre alle 19 e alle 23.15 su Sky Sport Uno, alle 21 su Sky Sport Tennis e in streaming su NOW. Disponibile on demand.

«Io non ho segreti con me stesso, riconosco da un feeling, da come mi sveglio, che cosa sta succedendo. E questo me l’ha insegnato il tennis, perché ti induce a fare un lavoro talmente grosso su te stesso di conoscenza… E te lo insegna, perché in campo poi esce tutto fuori. Tu puoi provare a nascondere sotto lo zerbino, sotto la sedia, una cosa che non vuoi affrontare, ma dopo cinque pari al terzo, il “bastardo” esce fuori ed è lì»

Nato a Roma nel 1996, Berrettini inizia a giocare a tennis insieme al fratello più piccolo, Jacopo, al quale è legatissimo.

«Per me, siamo ancora quei due bambini che giocavano con i palloncini in casa, fingendo di essere tennisti»

Soprannominato “The Hammer – (il martello)” per la potenza dei suoi colpi, Berrettini debutta nel circuito ATP nel 2017, l’anno seguente arriva il suo primo titolo, a Gstaad. In poco tempo, diventa uno dei tennisti italiani più amati di sempre.

«A un certo punto io giocavo perché dovevo e non perché volevo,
perché mi sentivo in dovere di dover tornare, perché mi sentivo in dovere di dover performare, quando fondamentalmente non volevo, non ero nelle condizioni di farlo»

Nel 2021 è il primo italiano a raggiungere la finale di Wimbledon, e nonostante i problemi fisici non lo abbiano mai risparmiato, nel 2022 centra la semifinale degli Australian Open: prima di lui, nessun tennista italiano ci era riuscito. L’ascesa nella classifica ATP prosegue fino al numero 6 del ranking mondiale, attualmente il suo piazzamento migliore. Dopo un 2023 terribile, dal punto di vista degli infortuni, il 2024 è l’anno della rinascita. Non a caso, Berrettini porta tatuata sul bicipite destro una rosa dei venti, a ricordargli l’importanza del ritrovare la forza verso la rotta giusta.

«Nella mia giovane vita ho imparato che ci sono delle cose che
mi fanno vibrare l’anima in maniera diversa. La Davis è una di quelle e Wimbledon è un’altra»

Il riconoscimento dell’ATP celebra la straordinaria stagione di Berrettini. Il premio Comeback Player of the Year, assegnato al tennista che più di tutti ha saputo superare le difficoltà per tornare ai vertici, è un riconoscimento al suo percorso unico.

«Non è tanto la voglia di vincere, ma la voglia di non perdere.
Io sto talmente tanto male quando perdo, che non posso permettermi di creare qualcosa che poi non mi aiuti a vincere»

Fondamentale per la crescita tennistica l’incontro con due uomini di campo: l’allenatore Vincenzo Santopadre e Adriano Panatta. Non meno importante è stato il ruolo del suo team e del nuovo approccio adottato dopo il cambio di allenatore. La decisione di interrompere il rapporto lavorativo con Santopadre è stata difficile, ma necessaria ed è nata da un confronto leale e consapevole con l’uomo che a lungo è stato per lui come un secondo padre.

«Abbiamo capito che per il bene della nostra relazione personale,
dovevamo prendere strade diverse sul piano professionale»

E su Sinner, sottolinea:

«Quello che fa Jannik (Sinner ndr), in maniera eccelsa, è quello che fa Novak: ti portano al tuo limite e una volta lì non è che ti dicono, ok, adesso tienilo per tre ore, vediamo se ci riesci. E questa è una cosa che fanno veramente in pochi. Infatti, le partite che perdono sono poche»

Su Sky Sport Insider, il servizio del sito skysport.it con analisi approfondite e interviste rivolte agli abbonati, è disponibile l’anteprima della nuova Produzione Originale Sky Sport.
Il programma sarà introdotto come sempre da Massimo Oldani, voce inconfondibile di Radio Capital e di Federico Buffa Talks.

Inoltre, giovedì 26 dicembre, appuntamento con la maratona #FedericoBuffaTALKS – I campioni si raccontano, su Sky Sport Arena dalle 6 alle 16, su Sky Sport Uno da mezzanotte all’una e in streaming su NOW sarà possibile rivedere tutti gli episodi con gli ospiti che si sono accomodati e raccontati sul trono del Talk della Casa dello Sport. L’appuntamento è con: Gregorio Paltrinieri, Filippo Tortu, José Mourinho, Paola Egonu, Gigi Datome, Zvonimir Boban, Federica Brignone, Alessandro Del Piero e infine Matteo Berrettini.

FEDERICO BUFFA TALKS – MATTEO BERRETTINI  
Il secondo episodio della nona puntata su Sky e in streaming su NOW. Disponibile on demand.
Un programma di Federico Buffa e Federico Ferri, con la regia di Leopoldo Muti, a cura di Sara Cometti.
Venerdì 27 dicembre
Sky Sport Uno alle 19 e alle 23.15
Sky Sport Tennis alle 21

Sabato 28 dicembre

Sky Sport Uno alle 13 e alle 19.45 e alle 22.45

Sky Sport Tennis alle 12.30, 15.30 e 21.45

Sky Sport Calcio alle 14.30 e alle 24

Sky Sport Max alle 17

Sky Sport Arena alle 18

Domenica 29 dicembre

Sky Sport Uno alle 14.30, 20.15 e 00.30

Sky Sport Calcio alle 11 e 16

Sky Sport Tennis 13.30, 17 e alle 23

MARATONA #FedericoBuffaTALKS – I campioni si raccontano
 
Giovedì 26 dicembre


Sky Sport Arena

06:00 – Federico Buffa Talks – Paltrinieri
07:00 – Federico Buffa Talks – Tortu
08:00 – Federico Buffa Talks – Mourinho – Ep.1
09:00 – Federico Buffa Talks – Mourinho – Ep.2
10:00 – Federico Buffa Talks – Egonu
11:00 – Federico Buffa Talks – Datome
12:00 – Federico Buffa Talks – Boban – Ep.1
12:45 – Federico Buffa Talks – Boban – Ep.2
13:30 – Federico Buffa Talks – Brignone
14:30 – Federico Buffa Talks – Del Piero

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Esta notícia foi originalmente publicada em:
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Autor: Luca De Gaspari