Novak Djokovic tra Qatar e Argentina, giramondo per divertimento e amicizia

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Novak Djokovic prende possesso nel corso della off-season 2024 del suo ruolo di personaggio che oltrepassa i confini dello sport che lo ha reso celebre. Ovviamente non è certo da ora che l’asso serbo è divenuto una star globale, ma la stagione appena conclusa lo ha visto meno protagonista di altre. Certo è stato anche l’anno dell’oro olimpico, il titolo che più di ogni altro chiedeva all’annata appena terminata, ma indubbiamente la sua attività agonistica si è diradata, e forse il 24 volte campione Slam sente qualche responsabilità in meno e si toglie qualche capriccio in più, soprattutto quando un bagno di folla accarezza il suo piacere di essere al centro delle attenzioni.

Ecco quindi Nole, che ha già annunciato la propria partecipazione a un torneo per la preparazione dell’Australian Open, arrivare a Losail, in Qatar, per il Gran Premio di Formula Uno. Il tennista di Belgrado ha avuto modo di incontrare alcuni protagonisti delle gare automobilistiche, compreso il team Ferrari, scattando centinaia di foto-ricordo. Da lì si è spostato con un jet privato in Argentina per presenziare alla finale di Copa Libertadores in scena sabato.  Nello Stadio Monumental, teatro dei match del River Plate, è sceso in campo reggendo il trofeo nello stupore dei presenti.

Il girovagare ai limiti dell’ubiquità del campione olimpico trova, come sappiamo, ragioni anche nel cuore. Djokovic ha accettato di giocare l’ultimo incontro di tennis di Juan Manuel Del Potro; l’amicizia tra i due è consolidata e Novak non ha voluto mancare all’appuntamento con l’ex avversario che recentemente ha parlato dei problemi fisici che lo tormentano e che gli impediscono, purtroppo, di mantenere una normale attività fisica e in definitiva una vita normale. Il match tra i due, definito El último desafío, avrà luogo a Buenos Aires alle ventuno italiane; la Torre di Tandil ha già chiesto a tutti i tifosi di dimostrare il loro amore per Djokovic e la gratitudine per la sua generosità.

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Autor: Danilo Gori