Siamo quasi alle porte dell’ultimo appuntamento stagionale di tennis professionistico, in quello che è stato probabilmente uno degli scenari più importanti per molti giovani talenti del passato, diventati poi campioni nel presente. Degli otto posti disponibili, l’ultimo è andato a Joao Fonseca, nato nel 2006 a Rio de Janeiro, dopo che Henrique Rocha, classe 2004, è stato eliminato ai quarti del Challenger di Maia, consapevole che solo la vittoria del trofeo gli avrebbe garantito la qualificazione.
Il giovane brasiliano, alla sua prima stagione nel circuito pro, dopo aver chiuso il 2023 con dei risultati impressionanti tra gli Under 18 (tra cui lo US Open Junior, che lo ha reso il numero 1 del mondo di categoria), ha vinto il Challenger 75 di Lexington a luglio e ha raggiunto i quarti di finale dell’ATP 500 di Rio de Janeiro a febbraio. Durante l’anno Fonseca ha macinato quasi 600 posizioni, passando da numero 727 a numero 145 (suo attuale e best ranking), e ha già avuto modo di mettersi alla prova su tutte le superfici e a quasi ogni livello: all’appello delle vittorie manca solo quella in un torneo dello Slam. I sette tennisti che lo precedono non sono del tutto nuovi al brasiliano: sia il numero 1 che il numero 2 del seeding sono già stati sconfitti da Fonseca, anche se sulla terra, nei primi mesi dell’anno: a febbraio, a Rio, cadde Arthur Fils per 6-0 6-4; ad aprile toccò, al primo turno del Masters 1000 di Madrid, ad Alex Michelsen, battuto per 4-6 6-0 6-2. Un’altra conoscenza di Joao potrebbe entrare in tabellone, in caso di forfeit di Fils (e visto lo status da top 20 del francese, oltre alla sua presenza già lo scorso anno a Jeddah, non è un’ipotesi così remota): il talento spagnolo Martin Landaluce, battuto dal brasiliano a metà novembre al challenger di Lione, attualmente nono della Race senza possibilità di venire scavalcato da nessuno.
La lista di queste Next Gen Finals, salvo appunto rinunce dell’ultima ora, è dunque completa. A integrare il roster, oltre ai tennisti già citati, ci sono, in ordine di classifica: Jakub Mensik (2005, 48 ATP), Juncheng Shang (2005, 50 ATP), Learner Tien (2005, 123 ATP), Luca Van Assche (2004, 128 ATP) e Nishesh Basavareddy (2005, 139 ATP). A Jeddah, dal 18 al 22 dicembre, ci sarà da divertirsi. In ottica non solo presente, ma soprattutto futura. Per maggiori informazioni, chiedere al vincitore della competizione nel 2019.
A cura di Francesco Maconi
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Autor: Redazione