Wilander: “Il tennis italiano è solo all’inizio del suo dominio”

0
11

Mats Wilander ritorna sulla stagione appena conclusa con alcune osservazioni sui protagonisti più importanti, provando anche a dare un senso ad alcune mosse preparatorie alla prossima annata.

Nelle dichiarazioni riprese giovedì dalla Gazzetta dello Sport, il sette volte campione Slam e attuale esperto commentatore della squadra di Eurosport parte una volta di più dal numero uno del mondo: “Sinner ha vissuto un anno memorabile, all’altezza delle più fulgide stagioni dei più grandi tennisti, vale a dire Djokovic, Federer e Nadal. Connors ha vinto tre Slam una volta, nel 1974, e anche io nel 1988; Jannik ha però fatto di più. Ha vinto due major, è salito in cima al ranking e ha dominato le Finals e la Coppa Davis”.

Per Mats il 2024 rimarrà nella storia di questo sport: “anche dovesse dominare per altri dieci anni” – dice Wilander – “di questa stagione di Sinner si parlerà a lungo. E il tennis italiano è solo all’inizio di una stagione di dominio, anche tra le donne”. L’uomo di Vaxjo si sofferma poi sul divario tra Jan e gli immediati inseguitori: “Sinner è cresciuto molto, soprattutto con il dropshot di dritto. È sempre più imprevedibile; il suo treno sta accelerando e Alcaraz e gli altri farebbero bene a stargli dietro da subito, o scapperà via come fece Federer”.

Un pensiero non può non andare alla nuova coppia del tennis mondiale, quella appena formatasi con Djokovic e Murray: “è una mossa intelligente” – commenta Mats – “la novità più interessante per ora del 2025. È un segnale per Sinner e Alcaraz: Nole fa sapere che per alcuni periodi dell’anno sarà ancora in grado di giocare il suo miglior tennis. Andy sa come aiutarlo, ha vinto due ori olimpici e conosce la via per arrivare in fondo ai tornei. Sapevo che Murray sarebbe tornato nell’ambiente, lo ama troppo”.

O que achou dessa notícia? Deixe um comentário abaixo e/ou compartilhe em suas redes sociais. Assim conseguiremos tornar o tênis cada vez mais popular!

Esta notícia foi originalmente publicada em:
Fonte original

Autor: Danilo Gori