La Coppa Davis resta in Italia: Berrettini e Sinner ci regalano il terzo titolo della storia!

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La Coppa Davis resta in Italia. Da Malaga 2023 a Malaga 2024 nulla è cambiato: gli azzurri restano sul tetto del mondo a coronamento di una stagione pazzesca. Sono Matteo Berrettini e Jannik Sinner i volti della terza Coppa Davis della storia, che ha un sapore speciale soprattutto per il romano, che aveva assistito da tifoso, in preda a molteplici infortuni, la vittoria del 2023. Un anno fa, Jannik gli aveva fatto una promessa: “Matteo, l’anno prossimo torneremo qui e vinceremo con te”. E’ stato di parola, al termine di una settimana che ha visto gli azzurri sconfiggere l’Argentina, l’Australia e l’Olanda. L’Italia diventa la quinta nazione a centrare l’accoppiata Billie Jean King Cup-Coppa Davis nello stesso anno, ed è la tredicesima volta che questo accade.

L’Italia del tennis non si ferma più, sulle ali del numero uno del mondo, che ha vinto in due set contro Tallon Griekspoor dopo che Berrettini era stato incontenibile contro Van De Zandschulp. Jannik è il primo giocatore nella storia a vincere due Slam, ATP Finals e Coppa Davis nella stessa stagione; e, come Federer nel 2005, chiude l’anno avendo vinto almeno un set in ogni partita giocata. E’ lui il fuoriclasse e trascinatore di un movimento che comunque sta bene eccome e ha raccolto in questo 2024 tantissime soddisfazioni, dalle due medaglie olimpiche di Musetti ed Errani/Paolini alla vittoria della Billie Jean King Cup.

E’ la coppa di Sinner e Berrettini, certo, ma anche di Volandri, che certo ha avuto gioco facile avendo campioni di un certo tipo ma che dal canto suo ha saputo fare le scelte vincenti quando necessario. Filippo è il primo capitano a vincere due Davis consecutive dallo svedese Hageskog (1997-1998). E’ la Coppa anche di Musetti nonostante la brutta partita contro Cerundolo nei quarti di finale: è un 2002 che avrà l’opportunità di riscattarsi. E’ il trionfo anche di Bolelli e Vavassori, che hanno accettato con grande umiltà le scelte del capitano e hanno meritato di essere a Malaga vista l’annata portata a termine. Non vanno dimenticati anche Cobolli e Arnaldi, molto utili nella fase eliminatoria di Bologna a settembre, così come Sonego, che fu protagonista nel 2023.

L’Italia è sempre sul tetto del mondo grazie a un gruppo-squadra di amici, fatto di equilibrio, armonia e amicizia. “Questi ragazzi sono dei campioni prima di tutto fuori dal campo”, dice il presidente federale Angelo Binaghi sorridendo. Da Malaga arriva un messaggio: il presente del tennis è dell’Italia, e ci sono buone speranze affinchè il futuro sia altrettanto luminoso.  

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Autor: Gianluca Sartori