ATP Finals, Panichi: “Faccio questo lavoro da 40 anni. Con Sinner mi impressiono ancora”

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Da una panchina all’altra. Sempre dal lato giusto, quello del campione. Marco Panichi per la terza stagione consecutiva è nel box del Maestro. Prima con Novak Djokovic nel 2022, successivamente sempre con il serbo nel 2023 e in questo 2024 ecco il cambio. Ma sempre vincente. Questa volta con Jannik Sinner – con cui collabora da un paio di mesi –, il preparatore atletico romano ha potuto gioire ancora alle Nitto ATP Finals di Torino.

Intervistato da Stefano Meloccaro di Sky Sport, Panichi ha esternato tutta la sua soddisfazione per il risultato ottenuto dal suo protetto, vittorioso con un doppio 6-4 sullo statunitense Taylor Fritz. Titolo che, per giunta, è arrivato davanti al pubblico di casa dell’Inalpi Arena di Torino. “Questa vittoria ha un sapore particolare, è magica. Mi sono veramente commosso perché questo ragazzo è eccezionale. Vederlo contento, sapendo come si impegna negli allenamenti, dopo 40 anni che faccio questo lavoro fa ancora molta impressione.

Come sempre ripetuto da Jannik nelle varie interviste, ogni giocatore sarebbe disorientato senza la guida, il supporto e la competenza del proprio team. E Panichi lo ha confermato in prima persona. “Al di là dei vari ‘Corri, salta e alza pesi’, quello che conta è la comunicazione tra i membri del team, come si riesce a motivare i ragazzi e come si trovano le chiavi per stimolarli, perché bisogna contare che loro fanno questo da anni e dalla mattina alla sera. E poi la coesione tra tutti quanti è fondamentale: le informazioni che arrivano al giocatore devono essere univoche. Questo fa la differenza”.

Un’annata colma di successi quella del numero 1 al mondo, che termina questo 2024 con due Slam all’attivo, tre 1000, due 500, record su record, 70 vittorie (and counting) e sole 6 sconfitte. Ma l’azzurro ha ancora energie per la Coppa Davis? Sta benissimo, siamo in buone mani – le parole del suo preparatore atletico.

Tutto davvero impressionante. Ma il mantra è sempre lo stesso per ciascun membro del team: il lavoro non smette mai, che va di pari passo con la voglia di progredire sempre. Cercheremo di migliorare tutte le armi che Jannik già possiede. Inoltre, proveremo a migliorare la sua capacità di stare in campo ottimizzando tutto quanto. Quindi, anche durare fisicamente più a lungo. Aspetto che gli permetterebbe di avere sempre un’alta velocità di crociera che lo porterebbe a essere ancor più efficace ed efficiente. Su questo si può lavorare ancora moltissimo.

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Autor: Andrea Binotto