Lunga vita a Re Sinner: nel mirino le 36 settimane di Alcaraz in vetta al ranking

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Un anno magico, ricco di emozioni. Il 2024 passerà alla storia come l’anno della consacrazione per Jannik Sinner. Da promessa a dominatore il passo e lo scatto è stato totalmente mentale. L’altoatesino ha fatto l’upgrade che gli serviva per consacrarsi dinanzi al mondo intero. Malgrado giochi con un bel sombrero sulla testa, derivante dalla questione doping, dimostra di essere un giocatore in grado di dominare i prossimi decenni. La finalissima dell’ATP Finale di Torino consente al n. 1 del mondo di non perdere punti nel ranking ATP e, in caso di successo odierno su Taylor Fritz, Sinner salirebbe a quota 11.830.

La vittoria di ieri su Casper Ruud è valsa a Sinner la certezza di restare in vetta alla classifica mondiale anche dopo la fine degli Australian Open che cominceranno a Melbourne il 12 gennaio. 

Alle sue spalle il gruppo dei pretendenti al trono del ranking è guidato da Alexander Zverev. La sconfitta impartita ai suoi danni dall’americano lo ha fermato a quota 7915 punti. Sinner deve difendere 2000 punti conquistati a Melbourne l’anno scorso: l’altoatesino nel 2024 ha cominciato la sua stagione proprio dal primo Slam dell’anno a differenza del tedesco che deve difendere 335 punti conquistati alla United Cup e 800 punti della semifinale raggiunta a Melbourne e poi persa contro Daniil Medvedev. 

Ipotizzando un’improbabile assenza di Sinner a Melbourne, la classifica non muterebbe. Difficile pensare che il tedesco cambi i propri piani e si presenti a Auckland o Adelaide dopo la United Cup con così poco tempo di distanza dal primo Slam dell’anno. 

Per cui lunga vita al Re Sinner che, così facendo, supererebbe le 36 settimane in vetta alla classifica raggiunte da Carlos Alcaraz. Il duello generazionale è appena cominciato. 

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Autor: Paolo Pinto