ATP Finals, Alcaraz: “Mi manca casa, non è facile continuare a viaggiare in questo periodo dell’anno”

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Niente da fare per Carlos Alcaraz, definitivamente eliminato dalle Nitto ATP Finals 2024, dopo la sconfitta con Alexander Zverev.
Nonostante il livello nettamente in aumento rispetto alla prima, terribile, prestazione con Casper Ruud, la vittoria con Rublev non è stata sufficiente.

Sicuramente le condizioni non erano delle migliori, ma qualcosa in più era impossibile non aspettarselo. Quest’oggi, grandi meriti a un Alexander Zverev quasi perfetto: ottimo rendimento al servizio, abile su entrambe le diagonali e perfettamente al comando degli scambi prolungati.

Carlitos paga un rendimento troppo discontinuo, alternando punti meravigliosi a brutti errori che gli sono costati la sconfitta finale. Queste le sue parole dopo il match.

D. Non il risultato che avresti voluto. Ci racconti com’è andato il torneo qui a Torino?
Carlos Alcaraz. “Non è stata una settimana facile, sono stato alle prese con qualche problema fisico, ma è stato davvero bello comunque. È un privilegio giocare questo torneo, con gli otto migliori giocatori al mondo. Cerco di sfruttare al meglio queste partite: imparerò da questa sconfitta. Penso di aver giocato un buon tennis qui questa settimana. Oggi ho affrontato uno dei migliori giocatori al mondo, che ha giocato un tennis davvero solido, fantastico. Io ero li. Sono solo un po’ deluso, ma comunque felice di aver fatto parte di questo torneo ancora una volta“.

D. C’è ancora la Coppa Davis dove ritroverai Rafa, come alle Olimpiadi. Quanto sarà speciale per te?
Carlos Alcaraz: “È l’ultimo torneo dell’anno per me, probabilmente uno dei più speciali. È l’ultimo torneo di Rafa e io potrò essere accanto a lui, nei suoi ultimi momenti su un campo da tennis. Ma anche semplicemente che si tratti della Coppa Davis: è un torneo che voglio davvero vincere. Quando ero bambino sognavo di vincere la Coppa Davis per la Spagna. Quest’anno abbiamo un’occasione davvero speciale per potercela fare. Cercherò di aiutare la squadra a vincere. Ma penso che per Rafa sia ancora più importante, è il suo ultimo torneo. Vorrei davvero si ritirasse con un titolo. Sarà davvero, davvero emozionante“.

D. Novak è rimasto a casa a risposare, come pensi arriverà all’Australian Open?
Carlos Alcaraz: “È comunque un giocatore davvero pericoloso (sorride, ndr). Voglio dire, merita di poter scegliere quali tornei giocare. Abbiamo visto che non importa che non giochi partite ufficiali per due, tre, quattro mesi, perchè tornerà e sarà in grado di vincere il torneo e mostrare un tennis di livello davvero alto. Quindi all’Australian Open dipenderà dalla fame che avrà. Se l’avrà, sarà uno dei favoriti alla vittoria. Sarà sicuramente fresco, ha potuto passare un sacco di tempo con la sua famiglia, i figli, la moglie. Avere tanto tempo per allenarsi è un’ottima cosa per un giocatore di tennis. Sarà sicuramente un giocatore divertente da guardare (sorride, ndr)“.

D. Cosa pensi di poter fare il prossimo anno per arrivare con più benzina nel serbatoio a questo torneo?
Carlos Alcaraz: “È sicuramente un obiettivo (sorride, ndr). Come ho detto, penso di esserci arrivato già molto meglio dell’anno scorso, ma ancora non come vorrei. Per me è un obiettivo venire qui il più mentalmente fresco possibile, cercando di trovare piacere in ogni torneo e partita. Anche se non è facile: almeno per me, non è facile viaggiare cosi tanto in questo periodo dell’anno. Mi manca casa: voglio passare del tempo con i miei parenti a casa. Ma devo viaggiare, giocare tornei, partite. In ogni caso, devo riuscire a divertirmi a giocare questi tornei, è un privilegio. Il prossimo anno cercherò di migliorare in questo“.

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Autor: Roman Bongiorno