Molta pioggia e conseguente programma incompleto al China Open di Pechino. Il torneo ATP 500 ospitato dalla capitale cinese ha però visto tre incontri (su quattro totali) della parte bassa del tabellone dedicata ai primi ottavi di finale. Dopo la sconfitta di Lorenzo Musetti, Carlos Alcaraz, seconda forza del seeding, ha passeggiato su Tallon Griekspoor vincendo in meno di un’ora. In seguito, Karen Khachanov ha messo in tasca il settimo confronto diretto su altrettanti disputati contro Francisco Cerundolo. Qui sotto, i match nel dettaglio.
[2] C. Alcaraz b. T. Griekspoor 6-1 6-2
Non ha fatto tempo a scoccare l’ora di gioco. Sotto il tetto del campo centrale di Pechino, Carlos Alcaraz ha completamente travolto il suo avversario Tallon Griekspoor, uscito sconfitto con il punteggio di 6-1 6-2 in cinquantasette minuti di assoluto dominio spagnolo. Così come lo erano stati gli ultimi quattro precedenti tra i due, terminati con lo 0 olandese nella casella dei set (fa eccezione il primo testa a testa a inizio 2021, dove Griekspoor vinse in tre parziali). Ciò significa, 200esima vittoria nel circuito ATP per il 21enne murciano – che diventa quindi il terzo tennista nato negli anni 2000 a raggiungere questo traguardo dopo Sinner (247) e Auger-Aliassime (213) – su 252 incontri disputati. Solo John McEnroe, tra i 29 numeri 1 ATP dell’Era Open, ci era riuscito più precocemente di lui.
Arriva così il nono quarto di finale in stagione per Carlitos, il 39esimo in carriera, mentre Griekspoor finisce per perdere la 14esima partita su altrettanti incontri disputati con tennisti dentro la top 5. Per un posto in semifinale, già raggiunta lo scorso anno e persa da Sinner, Alcaraz se la vedrà ora con Karen Khachanov.
IL MATCH – Non c’è davvero molto da raccontare di questo incontro, dove l’unico momento in cui Griekspoor è stato in vantaggio è stato a seguito del primo punto, vinto appunto da lui. Da lì in poi, un’autentica stesa da parte di Alcaraz, pericolosissimo in risposta tanto da portarsi in pochi minuti avanti 5-0. Il 6-1 è cosa facile per lui, così come la seconda frazione nel quale l’olandese non ha saputo trovare rimedi all’esuberanza dello spagnolo, superiore su tutti gli aspetti. Senza offrire palle break, concedendo solamente 9 punti in risposta su 41 totali e concludendo con uno scioccante 23/23 con la prima in campo, Alcaraz chiude 6-1 6-2. Per lui, 19 vincenti e 16 errori, per l’avversario 2 dei primi e 24 dei secondi. Non serve dire altro.
[7] K. Khachanov b. F. Cerundolo 7-6(4) 7-6(9)
Non è ancora la volta buona. Francisco Cerundolo ha dovuto arrendersi ancora a Karen Khachanov nella settima occasione in cui i due si sono scontrati, la quinta in stagione. Sette testa a testa, sette sigilli russi. È arrivato dopo due ore e dodici minuti di incontro il successo per la settima (tanto per cambiare) testa di serie del torneo, vittoriosa con lo score di 7-6(4) 7-6(9). Un risultato importante per il numero 27 ATP, che è giunto al match contro l’argentino con un bilancio vittorie/sconfitte che da metà maggio recitava un pesante 5/11.
Per la prima volta dagli Internazionali d’Italia, quindi, l’ex numero 8 al mondo porta a casa due vittorie consecutive, centrando così per la quarta volta i migliori 8 in tornei ATP nel 2024 (57esimo quarto in carriera nel circuito maggiore). Per un posto in semifinale, che sarebbe la sua seconda a Pechino dopo quella del 2019, il russo avrà una montagna da scalare. Il suo nome? Carlos Alcaraz.
IL MATCH – Il primo parziale ha due battute d’arresto per entrambi, che per due volte nel giro di pochi minuti si strappano il servizio a vicenda e consecutivamente. Per il resto della frazione, invece, non si gioca molta in risposta e si arriva presto al tie-break. Anche qui, un mini-break per parte, ma Khachanov riesce a strapparne un altro che questa volta si tiene stretto sino a chiudere il set 7 punti a 4. Ha due chance in risposta Cerundolo nel corso del secondo parziale. Opportunità che il russo cancella prontamente. Sino a che, nell’undicesimo gioco, finisce per perdere la battuta spedendo l’argentino a servire per allungare l’incontro al terzo. Il sudamericano arriva per tre volte a set point (due consecutivi), ma non è freddo nel chiudere ed è Khachanov che alla terza opportunità si riprende il servizio così da protrarre la frazione al tie-break.
Anche qui, continua l’instabilità dei momenti precedenti, con la settima forza del seeding che si porta prima sul 4-0 e poi sul 6-3 con tre match point filati. Cerundolo non molla, li cancella tutti, poi ne sventa un altro ed è lui ad arrivare ancora a set point, il quarto. Ma niente fa fare. Al sesto match point Khachanov chiude con il punteggio di 7-6(4) 7-6(9) un match che lo ha visto vincere l’82% di punti con la prima, che hanno fatto la differenza nonostante il suo computo vincenti errori sia stato di gran lunga peggiore di quello dell’avversario (-5 per il russo, +14 per l’argentino).