ATP Tokyo: la sfortuna non ha fine. Gli addominali fermano Berrettini avanti di un set

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A. Fils b M. Berrettini 6-7(5) 0-0 RIT.

Finisce nel peggiore dei modi al Kinoshita group Japan Open Tennis Championships di Tokyo. Ancora una volta Matteo Berrettini sembrava pronto a tornare, sembrava pronto a dare il massimo del suo tennis, ad altissimi livelli. Eppure di nuovo gli addominali presentano un conto troppo salato a un ragazzo che ci farà sempre rimanere pieni di interrogativi, ma soprattutto di dispiacere, pensando a cosa sarà e cosa sarebbe potuto essere.

Aveva anche vinto un grandissimo primo set l’italiano, contro un buon Arthur Fils, resistendo al dolore in un modo o nell’altro. Ma non ce l’ha fatta fino in fondo, e a inizio secondo set, nonostante l’intervento del fisioterapista, ha dovuto alzare bandiera bianca. Fils, dispiaciuto sinceramente, avanza e se la vedrà con Ben Shelton. Ma la vera sensazione è che oggi, sul Coliseum di Tokyo, siamo usciti tutti un po’ sconfitti.

Primo set: avanti Berrettini tra alti e bassi e un po’ di preoccupazione

Berrettini non usa nessuna faccia da poker e subito mette le cose in chiaro, trovando il break nel terzo game. Varia, chiama anche a rete Fils e da fondo non solo martella con il dritto ma fa muovere il francese, che senza stabili appoggi va in difficoltà sia in manovra che al momento di chiudere il punto. E proprio nel cercare un dritto vincente manda ben lunga la palla regalando il vantaggio. Arriveranno poi, dopo una chance annullata a Fils con freddezza, anche due palle del doppio break per Matteo. Il francese è però bravo ad alzare il ritmo sulla diagonale di rovescio, colpo per lui più naturale e dove può mettere in difficoltà Berrettini.

Come in effetti, in un ottavo game giocato a ritmo alto e rischi elevati, farà in risposta: anestetizza le palle corte e i tagli dell’ex n.6 al mondo, rende pan per focaccia sul dritto e così, tra vincenti e forzando errori, si riprende il break. Fils riesce anche a spingersi a set point, ma un vero e proprio jolly di rovescio lungolinea garantisce a Berrettini il tie-break. In un momento dove purtroppo Matteo sembra tornare a soffrire fisicamente, costretto a tirare più piano il servizio e massaggiandosi gli addominali. E nel tie-break il francese cala vistosamente, con tanti banali errori senza la pazienza di tenere nello scambio un avversario in evidente difficoltà. L’azzurro è lesto a cogliere l’occasione e, con un set point meraviglioso, punto del match, riesce a far suo di grinta e sacrificio un set intenso e assolutamente complicato. Matteo però non esulta neanche, è costretto a chiamare un medical time out alla fine del tie-break, prova a giocare un paio di punti ad inizio secondo set ma non ce la fa ed è costretto al ritiro. Un vero peccato.