Musetti e Paolini-Errani, semifinali storiche (Cocchi, Palliggiano, Guerrini, Semeraro)

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Musetti non si ferma più – Errani-Paolini spettacolo (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Lorenzo che urla tutta la sua fatica, che mostra il tricolore, Lorenzo che batte Sascha Zverev in due set e raggiunge la semifinale olimpica. Lorenzo Musetti non si ferma più e rimanda il bis olimpico del tedesco, campione a Tokyo e finalista due mesi fa al Roland Garros. Una prova di forza mentale, di tattica e di tenuta fisica che fa venire voglia di pensare in grande, di fare sogni mostruosamente proibiti, olimpici e no. Perché questo Musetti versione deluxe sembra finalmente la promessa mantenuta, e non più il talentuoso giocatore spaesato che nell`ultimo anno aveva perso il tocco e, forse, anche un po` la voglia. Oggi (non prima delle 19), nella semifinale contro Novak Djokovic, Lorenzo si presenterà sereno: «In questo momento sento di poter battere chiunque – dice -. Sono fiducioso anche per il resto della stagione». Il serbo, che ieri ha faticato per chiudere in due set contro Stefanos Tsitsipas e ha dovuto farsi trattare il ginocchio operato, è invece molto preoccupato: «Ho sentito molto dolore, ma voglio giocare anche se i medici mi dicono di no. Mi ricorda Parigi quando ho finito la partita ma il giorno dopo ho scoperto l`infortunio…». Il Musetti cinque stelle non ha paura, lo ha mostrato contro Zverev quando, in vantaggio di un break per quasi tutto il primo set, ha ceduto il servizio sul 5-5, se lo è ripreso per il 6-5 ed è andato a chiudere 7-5. Lo ha dimostrato anche nel secondo, quando sul 4-3 e avanti 15-0 il tetto è stato chiuso all`improvviso, con Zverev che ha voluto che venisse chiuso completamente perché i due giocatori avessero le stesse condizioni. Un momento che avrebbe potuto interrompere il buon momento di Musetti e che ha permesso soprattutto al tedesco di riprendere fiato in un momento in cui era in riserva di energie. Il Muso, tuttavia, ha chiuso il game e subito dopo ha approfittato di un momento di difficoltà di Zverev strappandogli il servizio e andando a chiudere, di nuovo, 7-5: «Non direi che è stato il match perfetto, ho concesso un break, ma quasi. Non gli ho mai permesso di fare punti facili, ho giocato ogni quindici come se fosse l`ultimo, ho cercato di sfiancarlo, insomma stavolta mi dico bravo». Bravissimo anche a non distrarsi nel momento in cui il tetto è stato chiuso: «Si è chiuso in modo automatico, l`arbitro ci ha detto che è normale così, Zverev ha voluto aspettare che fosse tutto coperto, io invece volevo riprendere subito. Poteva condizionarmi, ma sono stato bravo a mantenere la concentrazione». Della tecnica si sapeva, ma la sicurezza di Lorenzo Musetti è davvero il valore aggiunto di questo giocatore che sta finalmente raccogliendo quel che merita: «Ha iniziato a raccogliere buone vittorie – è il commento di Simone Tartarini -. E la fiducia ovviamente non può che crescere. In più il lavoro fisico che sta facendo è stato fondamentale per tenere una serie così lunga di match. Alla medaglia non ci pensiamo, ma è ovvio che siamo molto contenti delle prestazioni delle ultime settimane». […]


Sara Errani e Jasmine Paolini sono inarrestabili. Se ne sono accorte Katie Boulter e Heather Watson, le britanniche strapazzate e battute in due set ieri tra le serre del campo Simone Mathieu. Per le ragazze, e per l`Italia, è una semifinale che fa battere il cuore. Perché laggiù, all`orizzonte, si intravede una speranza di medaglia. A quale colore potremo aspirare si saprà soltanto dopo l`incontro con Muchova e Noskova, pericolose ceche con cui si confronteranno oggi (ore 12). Se sarà vittoria, domenica si potrà puntare ai due metalli più preziosi, in caso di sconfitta, invece, le azzurre giocheranno, sempre domenica, la finale per il bronzo e il legno. Le ragazze giocano insieme da poco più di un anno e hanno già trovato l`amalgama perfetto: «Eravamo cariche, abbiamo fatto un ottimo match tennisticamente e tatticamente – spiega Sara – siamo state lucide tutto il tempo, molto cariche. E a tennis abbiamo giocato proprio bene quindi siamo contente ma non ci lodiamo troppo e restiamo concentrate». Quando una è un po` più in difficoltà, ci pensa l`altra a tirare. Una vera squadra insomma: «L`amicizia è il segreto del nostro doppio spiega Errani, la veterana – perché credo sia fondamentale avere fiducia nell`altra persona per giocare bene insieme, poi ci divertiamo, andiamo. Allo stesso tempo penso che anche tennisticamente ci compensiamo molto bene: siamo cresciute nell`ultimo anno, abbiamo trovato il miglior modo per giocare insieme, e non era scontato». […] «Sarà un match durissimo – dice ancora Errani – sono due singolariste molto forti che però giocano molto bene a rete in doppio. Quindi sarà una partita tosta. Noi sicuramente rispetto a loro abbiamo giocato più volte insieme ma, ripeto, Muchova a rete è fortissima. Sarà dura. Cercheremo di far bene perché è sicuro che abbiamo voglia di provarci. Siamo cariche». […]

Terra azzurra (Davide Palliggiano, Corriere dello Sport)

Sottovoce, senza ricordarlo troppe volte: una medaglia alle Olimpiadi l’Italia non la vince da Parigi 1924: sono passati 100 anni dal bronzo di Uberto de Morpurgo. Sottovoce, però, è bene ricordarlo a Lorenzo Musetti, visto che in questo periodo sembra capace di tutto, pure di battere un campione come il tedesco Zverev nei quarti di finale di Parigi 2024 con un doppio 7-5. […] Ha giocato quasi un match perfetto contro il tedesco n.4 al mondo: «Se non fosse stato per il break che ho subito sul 5-4, lo sarebbe stato – ammette, con Io spirito di chi cerca la perfezione -. Ho fatto pochissimi errori gratuiti, una prestazione maiuscola, l’ho sfiancato». Senza perdere neanche un set da quando è iniziato il torneo, domenica, poche ore dopo la sconfitta in finale a Umago, ultimo gran risultato di un periodo d`oro con la finale al Queens, la semifinale a Wimbledon. «Sto facendo un percorso importante, ho acquisito la consapevolezza di poter battere chiunque. Nella seconda parte di stagione posso raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato: entrare nella top 10, magari nella stagione americana, quando ci saranno punti in palio e con me anche la mia compagna Veronica e mio figlio Ludovico» […] E oggi alle 19 c`è la semifinale con Djokovic, che ieri ha rischiato con Tsitsipas di arrivare al terzo set. Nole ha vinto il primo 6-3, è andato sotto 4-0 nel secondo accusando problemi al ginocchio operato […]. Tra Djokovic e Musetti i precedenti dicono 6-1 per il serbo, che ha vinto l`ultima sfida nella semifinale di Wimbledon e quella prima proprio qui, al Roland Garros, al 2° turno. «Ora si gioca sui 3 set, quindi le cose cambiano un po` – ricorda Lorenzo -. Spero di riscrivere la storia: io e le ragazze del doppio ci siamo già riusciti, ma non dobbiamo accontentarci». […]

Jas e Sara, che forza (Pietro Guerrini, Tuttosport)

Le guardi muoversi in campo. E vedi la sincronia, l`armonia, l`automatico spostamento senza bisogno di guardare l`altra. Sarita a rete non fa passare nulla, tempismo, tocco, qualità da maestra della volée. E quando è dietro è un computer che piazza la palla esattamente dove può mettere in difficoltà le due britanniche. Jasmine picchia e lavora gli angoli dove Katie Boulter non è così rapida a spostarsi e Heather Watson ha il braccio troppo leggero per ribattere, impensierire. In un`ora e due minuti tutto finito è finito, già. Finaliste al Roland Garros vero, Sarita Errani e Jasmine Paolini sono le prime ad avvicinarsi al podio toccato 100 anni fa dal barone Hubert de Morpurgo, proprio a Parigi. Le seguirà poco dopo super Muso. Lo fanno Errani-Paolini con il consueto sorriso, la solita lucida carica di Sarita, che gioca e consiglia e stimola 6-3 6-1 in una partita senza se e senza ma. Di chiara e autorevole superiorità, per tocchi, mobilità, soluzioni. Emblematico lo scambio per andare 0-30 sul 2-0 del secondo set, tutte e quattro che giocano di fino e si ritrovano vicine a rete cercando varchi impossibili, fino a che Errani non risolve. Una marcia trionfale indirizzata verso le ceche Karolina Muchova e Linda Noskova. Muchova è un talento speciale, ha fatto finale al Roland Garros e semi in Australia e a Flushing Meadows. Soltanto la fragilità fisica l`ha fermata da traguardi più importanti e continui. Ma il doppio lo frequenta mai. Noskova è una nemmeno ventenne già solida Sono entrambe 1,80, hanno spalle larghe, sembrano giganti rispetto alle nostre. Ma poi conta la statura che hai dentro. E l`affiatamento. […] Garantisce Errani: «Io penso che sicuramente l`amicizia è alla base del nostro doppio. Importante è avere fiducia nell`altra persona per giocare assieme. Anzi, è fondamentale. E tennisticamente siamo migliorate, abbiamo trovato il miglior modo per giocare assieme, siamo cresciute durante tutto l`anno. Abbiamo giocato un ottimo match, tennisticamente e tatticamente siamo rimaste lucide tutto il tempo, molto cariche e abbiamo giocato anche bene. Ma restiamo concentrate, non pensiamo ad altro. Ce l`hanno detto dei 100 anni, io non lo sapevo. È una bella cosa per il tennis italiano e per noi, ma non ci siamo ancora». […]

Musetti e il doppio Errani-Paolini. Cent’anni dopo siamo da podio (Stefano Semeraro, La Stampa)

Da Parigi a Parigi. Cent`anni dopo, l`Italia del tennis torna in semifinale alle Olimpiadi: con Lorenzo Musetti nel singolare maschile, con Sara Errani e Jasmine Paolini nel doppio femminile. L`ultimo a spingersi fra gli ultimi quattro era stato Uberto De Morpurgo, triestino, nato suddito dell`Impero Asburgico e diventato italiano solo dopo la prima guerra Mondiale, che nel 1924 allo stadio Colombes si mise al collo l`unica medaglia della nostra storia tennistica, battendo nella finale per il bronzo il `moschettiere` Borotra. «Non lo sapevo, ma io non voglio accontentarmi», dice Lorenzo dopo aver battuto in due set (7-5 7-5) anche il n. 4 Atp e campione olimpico Sascha Zverev. «Io voglio la finale: proviamo a riscrivere la storia». Ambizione lecita, visto il tennis paradisiaco che il Muso sta giocando, dopo essere arrivato con un volo last minute da Umago domenica scorsa. Non ha ancora perso un set, anche ieri ha disegnato il campo con il rovescio e sfiancato Zverev di drop shot morbidi e letali come madeleine all`arsenico. […] Lorenzo non si è fatto distrarre nemmeno dalla chiusura improvvisa del tetto durante il secondo set («Ci hanno detto che scatta in automatico») per poche gocce di pioggia mentre Lorenzo stava servendo sul 15 pari del nono gioco. Tre game più tardi, ha chiuso il conto con due ace e un rovescio incrociato da sturbo. Oggi alle 19 dovrà ripetersi ad un livello più alto contro Novak Djokovic, che nonostante il dolore al ginocchio e l`intervento del fisio, ha battuto 6-3 7-6 Stefanos Tsitsipas. […] Sarita e Jasmine, le nostre Maghe del doppio, la semifinale con vista medaglia se la sono conquistata con ancora più scioltezza, 6-2 6-1 in 62 minuti alle britanniche Boulter e Watson. Oggi (alle 12) incrociano le ceche Muchova e Noskova, appena al terzo match in coppia ma da non sottovalutare. «Sono due singolariste forti, e giocano bene anche a rete, sarà una partita tosta. Ma noi abbiamo tanta voglia di farcela». E cent`anni di digiuno possono bastare.