Parigi 2024: Swiatek dice addio all’oro! Zheng trionfa in due set

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[6] Q. Zheng b. [1] I. Swiatek 6-2 7-5

Sembra un sogno, ma è realtà. La Cina raggiunge la finale nel singolare femminile Olimpico grazie ad una resiliente Qinwen Zheng, che dopo esser stata padrona indiscussa del primo set, si è ritrovata sotto 4-0 con la regina di Parigi, Iga Swiatek, che nell’incontro odierno si è ritrovata dinanzi a mille difficoltà, non riuscendo (quasi) mai a raggiungere il suo solito standard di gioco, vanificando anche l’intero vantaggio racimolato nel corso del secondo parziale. Una beffa incredibile per la giocatrice polacca, considerata la pretendente numero uno per l’oro Olimpico; piani diversi per Zheng che ha raccolto i molteplici errori commessi da Swiatek, raggiungendo la finale col punteggio di 6-2 7-5, dove incontrerà la vincente della seconda semifinale tra Vekic e Schmiedlova.

Primo set: Zheng approccia con un ritmo indiavolato. Swiatek in bambola per l’intero primo parziale

I presupposti per assistere ad un match di gran livello non mancano, e soltanto dopo un paio di punti, si intuisce che Zheng e Swiatek abbiano intenzione di mettere in scena uno scontro da non dimenticare. La cinese dimostra di non aver paura di nessuno, nemmeno della più forte giocatrice dei tempi moderni, che in questi campi ha collezionato quattro Grand Slam alla giovanissima età di 23 anni. Meglio in risposta che al servizio le due giocatrici, ma è negli scambi da fondo che regalano spettacolo, restituendosi dei colpi di rara pesantezza. La cinese ottiene il break per prima, ma come accennavamo in precedenza, il servizio non è per nulla stabile da ambedue le parti, ciò che è solido e a tratti impressionante è il gioco di Qinwen Zheng, la quale infierisce su Swiatek procurandosi un doppio break di vantaggio con apparente facilità, mandando la polacca costantemente fuori dai binari. Una Zheng da dieci e lode chiude il primo set rapido e indolore, col punteggio di 6-2, dove la numero uno al mondo è stata vittima sacrificale della perfezione tennistica della cinese, che ha strappato per tre volte in totale il servizio alla polacca nel primo parziale

Secondo set: Swiatek non approfitta dell’enorme vantaggio e si consegna a Zheng in soli due set

Swiatek esordisce nel secondo parziale in maniera disastrosa, divorandosi due punti già fatti. La polacca pare irriconoscibile, e sotto 15-30, dopo due regali concessi alla cinese, potrebbe subire un crollo psicologico, ma la campionessa tira fuori il coraggio e si salva da una situazione non del tutto agevole. Il gioco di Iga non è fluidissimo, ma la reazione di quest’ultima è percettibile e l’inversione dei ruoli avviene come un fulmine a ciel sereno. Il dritto della numero uno torna a regime, mettendo da parte gli orrori del primo parziale, mentre Zheng abbassa tremendamente il proprio livello, trasformandosi in una giocatrice diversa rispetto a quanto visto nella prima fase di match. La cinese, dopo il dominio incontrastato, cede quattro giochi consecutivi nei quali sembra anche perdere le misure del campo, ma una Swiatek certamente non nella sua miglior versione, si rivela poco cinica e poco determinata a sfruttare l’enorme vantaggio in proprio favore, tanto da rimettere miracolosamente in vita Zheng nel corrente set, restituendole i quattro giochi di fila conquistati. Un incontro rollercoaster che fatica a trovare un minimo di stabilità, compromettendone la qualità e la spettacolarità. La polacca non arrancava da tempi immemori sul Philippe Chatrier, ed esclusa la buona prestazione di Zheng, anche se a sprazzi, Swiatek è lontana dagli standard ai quali ci ha abituato, peccando particolarmente nella gestione dei momenti fatidici dell’incontro e mostrando tensione sin dai primi scorci di partita. Questo set infinito, nonchè drammatico, regala delle forti emozioni nel dodicesimo gioco, dove Swiatek, spalle al muro nel punteggio e ad un passo dall’eliminazione, si ritrova a fronteggiare una palla break che le regalerebbe il tie break della speranza, ma i sogni vengono presto troncati da Qinwen Zheng, che in quasi due ore di gioco batte Iga Swiatek, portando la Cina ad un passo dall’oro Olimpico.