ATP Umago: Rublev torna alla vittoria, Carabelli sconfitto in due set

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Dal nostro inviato a Umago,

[1] A. Rublev b. C. Ugo Carabelli 6-4 7-5

Qui ad Umago, dove sette anni fa vinse il primo dei suoi 16 titoli ATP, Andrey Rublev interrompe la striscia negativa di tre sconfitte di fila al primo turno, superando in due set l’argentino Ugo Carabelli. Considerato il vortice negativo in cui il n. 9 del mondo è entrato dopo la vittoria a Madrid – l’ultimo match vinto era il secondo turno del Roland Garros – l’esito non era assolutamente scontato, come la differenza di classifica e il palmares potevano far ipotizzare. Il 25enne argentino era infatti reduce da un paio di ottime prestazioni sulla terra a livello Challenger (due finali a cavallo tra giugno e luglio) che gli hanno permesso di presentarsi ad Umago eguagliando il proprio best ranking di n. 96: classifica migliore quindi dei suoi connazionali Comesana e Tirante, gli ultimi due ad aver battuto il 26enne moscovita. Il match ha confermato le difficoltà di Rublev in questo periodo, dato che il russo ha alternato colpi vincenti a errori forzati talvolta veramente marchiani. Però rispetto agli ultimi match stavolta ha reagito ai momenti no, cogliendo le occasioni che il suo avversario gli ha concesso alla fine di entrambi i parziali. Insomma, Rublev è ancora convalescente: il prossimo match contro Marozsan ci dirà di più

Il match

Nonostante siano le sette di sera, fa ancora caldo ad Umago quando entrano in campo Rublev e Carabelli per il secondo match sul Goran Ivanisevic Stadium. L’inizio del match sembra confermare le difficoltà di Rublev in questo periodo, molto falloso da fondo, mentre invece Carabelli, conscio di potersi giocare le sue carte, parte mettendo in mostra un tennis molto solido. Il break al quinto gioco a favore del 25enne tennista di Buenos Aires rispecchia perciò l’andamento della prima parte del parziale e sembra l’inizio di nuovi problemi per il tennista russo. Invece Rublev si scuote, recupera subito il break e nonostante continui ad andare a corrente alternata, migliora il rapporto tra vincenti e non forzati quel tanto che basta per mettere fruttare qualche incertezza di troppo di Carabelli. In particolare il tennista sudamericanoo sente la pressione quando va a servire per restare nel set nel decimo gioco, cedendo per la seconda volta la battuta e permettendo così a Rublev di incamerare il parziale per 6-4.

Il secondo set inizia sulla falsariga della seconda parte del primo, con il n. 1 del seeding che allunga a quattro la striscia di game consecutivi vinti e si porta sul 2-0. Ma mai dire mai con il Rublev di questi tempi, che restituisce subito il break a Carabelli. Che ha dalla sua il merito di rimanere sul pezzo, cercando di mischiare un po’ le carte anche attraverso l’uso della smorzata per cambiare il ritmo dello scambio, e continuando a non sfigurare nel braccio di ferro da fondo contro il più blasonato avversario. Essenzialmente però è sempre Rublev che fa e disfa. Un esempio è il settimo game, quando sale 30-0 e poi spara un dritto al volo sulle fioriere ai bordi del campo, sbaglia un altro facile dritto in manovra (se si può definire così un qualsiasi dritto di Rublev) e poi è graziato dal suo avversario che non chiude un passante non difficilissimo dopo uno scambio rocambolesco nei pressi della rete, prima di tirare l’ennesimo missile di dritto sulla linea a cui l’argentino non riesce a opporsi efficacemente. Sul 5-4 Rublev, Ugo Carabelli sembra incartarsi di nuovo come nel primo set, ma sullo 0-30 il suo avversario lo rimette in careggiata con una serie di errori che gli ridanno coraggio tanto che con un dritto vincente impatta sul 5 pari. Ma la conclusione è rinviata di poco: al turno di battuta successivo l’argentino va di nuovo in confusione e con un doppio fallo ed un brutto errore di dritto permette al n. 9 ATP di arrivare al match point, che chiude con una inconsueta smorzata per il 7-5 finale.