Australian Open, Dabrowski: “Ho ricevuto grande supporto e bella accoglienza a Melbourne”

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Aveva suscitato scalpore, qualche settimana fa, la pesante notizia lanciata da Gabriela Dabrowski sui propri social: la doppista canadese ha infatti vissuto il suo 2024 combattendo contro un nemico subdolo come il cancro al seno. Una storia davvero bella quella della canadese, che ha giocato ad alti livelli vincendo anche le WTA Finals in coppia con Erin Routliffe mostrando coraggio e voglia di lottare, ma anche di ispirare. Perché la battaglia contro il cancro, la prevenzione, non saranno mai fiato sprecato. E con questi presupposti la n.3 al mondo della classifica di specialità si è recata a Melbourne per il primo Slam dell’anno.

Lei e Routliffe hanno siglato un esordio vincente, ma non era quella la preoccupazione principale per Dabrowski all’arrivo in Australia: “Non ero sicura su cosa aspettarmi“, riporta l’Herald Sun, “la reazione finora è stata davvero positiva. Il mio intento è solo di portare lì fuori il messaggio che il rilevamento precoce è super importante e di non esitare se non si è sicuri su qualcosa. Come spingere per un’azione supplementare perché è meglio prendersi cura di qualcosa prima che dopo“. Riflessioni di un certo peso chiaramente dettate dall’importanza dell’esperienza vissuta da Dabrowski, la cui prima diagnosi era stata “non c’è niente di cui preoccuparsi“.

Poi ha scoperto come le cose stavano davvero e, sottoponendosi a tante cure e terapie, è riuscita a venirne fuori, condividendo le proprie esperienze anche con altre persone che ci sono passate e sono dovute venirne fuori (“Incontrare persone che hanno risolto questo tipo di problemi mi ha rassicurato che fosse qualcosa che avrei potuto superare“), un aiuto decisivo. Perché, come conclude Gabriela, non è facile andare avanti, pensare alla morte come un pensiero davvero vicino: “In alcuni casi non c’è la luce in fondo al tunnel, ma sapendo che starai meglio e che la tua famiglia e le persone attorno a te staranno meglio, passi il miglior tempo possibile per quello che ti rimane. Perché so che a volte non riesci a superare“. Alla luce di ciò l’Australian Open, SOLO tennis, assume una luce ben più diversa e serena. E, contando che gode della testa di serie n.2 in doppio, perché non pensare seriamente al secondo Slam, dopo lo US Open 2023?

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Autor: Pellegrino Dell’Anno