Classifica WTA: Kessler nella top50 dopo il trionfo a Hobart. Keys sale al n.14. Paolini resta al n.4

I tornei di Adelaide Hobart non modificano in modo significativo la classifica di questo lunedì. In terra australe, a inizio stagione, abbiamo spesso assistito alle imprese di outsider. È stato così al WTA 250 Hobart International, nel quale ha trionfato Mccartney Kessler, al suo secondo titolo in carriera. L’americana ha regolato Elise Mertens, ex top20 che a Hobart vanta due successi nel 2017 e nel 2018. Kessler guadagna venti posti ed entra per la prima volta in top50. Al WTA di Auckland, invece, la n.1 del seeding, Jessica Pegula, si è arresa a Madison Keys, che non figurava tra le teste di serie. Questo risultato non è una sorpresa. Keys è una tennista che non ha bisogno di presentazioni, con una finale e numerose semifinali a livello Major. Quest’ultima affermazione proietta nuovamente la statunitense originaria dell’Illinois in top15. Riuscirà a quasi 30 anni a salire oltre il n.7, attualmente suo best ranking? Scorrendo i suoi risultati negli Slam è sorprendente che non sia già accaduto. A Melbourne, un anno fa, non si presentò ai nastri di partenza e avrà solo da guadagnare in questa edizione degli Australian Open. Ricordiamoci che proprio a Melbourne Park Keys centrò la sua prima semifinale slam nel 2015, poi replicata nel 2022. Come si suol dire, chi bene incomincia… Infine, le nostre connazionali: Jasmine Paolini, dopo la parentesi alla United Cup, si è riposata e mantiene la quarta posizione, Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto sono state eliminate subito a Hobart (qui e qui) e restano fuori dalla top50.

LA CLASSIFICA WTA DI TENNIS AGGIORNATA

Questa è la classifica delle prime cinquanta. Possiamo notare che:

In top10, Jessica Pegula (+1, n.6) supera Elena Rybakina (-1, n.5) e Barbora Krejcikova (+1, n.9) si scambia di posto con Daria Kasatkina (-1, n.10). Resta al n.1 Aryna Sabalenka che dovrà difendere a breve 2000 punti e la leadership. Diamo uno sguardo ai primi risultati da Melbourne e proviamo a capire come potrebbero influire sulla classifica. Sabalenka, priva dei punti guadagnati con la vittoria dell’anno scorso, scivola al secondo posto, superata da Iga Swiatek. Al momento, le due tenniste sono separate da 334 punti. Per mantenere la leadership del ranking tra due settimane, Iga dovrà superare un turno in più rispetto ad Aryna. Tuttavia, se Swiatek dovesse uscire prematuramente, anche al prossimo turno, Sabalenka dovrà almeno raggiungere i quarti di finale per recuperare la differenza e assicurarsi il primo posto. Coco Gauff sarebbe matematicamente fuori dalla corsa se Swiatek dovesse vincere il prossimo incontro. In caso contrario, la battaglia per la vetta del ranking diventerebbe un confronto diretto tra la statunitense e la bielorussa, con quest’ultima in vantaggio. Jasmine Paolini non è più tallonata da Qinwen Zheng, finalista nella passata edizione del torneo. Tuttavia, deve fare attenzione a Jessica Pegula ed Elena Rybakina, che la seguono a poco più di 300 e 400 punti di distanza. Infine, Barbora Krejcikova e Diana Shnaider. La campionessa di Wimbledon è già stata eliminata e uscirà dalla top10 (nel 2023 raggiunse i quarti). La giovane promessa russa, invece, potrebbe entrarvi per la prima volta: nelle proiezioni odierne è già al n.11.

In top20, le uniche due novità sono appannaggio di Madison Keys (+6, n.14) e Karolina Muchova (+1, n.20) Il ritorno tra le venti della ceca fa eco allo scivolone di Jelena Ostapenko (-5, n.22), campionessa uscente a Adelaide.

In top50, non ci sono variazioni significative in classifica a parte, ovviamente, lo scatto in avanti di Mccartney Kessler (+20, n.47). Segnaliamo, doverosamente, i progressi di Liudmila Samsonova (+5, n.21), semifinalista a Adelaide, e il best ranking di Yulia Putintseva (+2, n.23), mai stata così vicina in carriera all’élite delle prime venti.

Per quanto riguarda le altre posizioni alle spalle della top50, sono molte le atlete in difficoltà, tra cui alcuni nomi illustri quali Caroline Garcia (-9, n.67), Bernarda Pera (-8, n.78), Taylor Townsed (-14, n.85) e Laura Siegemund (-18, n.97). Chi invece può sorridere? Sicuramente Sofia Kenin (+7, n.74), nei quarti a Hobart, Ann Li (+7, n.84) e Maria Carle (+7, n.89), ma soprattutto Maya Joint, che, grazie alla semifinale di Hobart, sale di tredici posti e stabilisce un nuovo best ranking, la posizione n.105.

LA CLASSIFICA WTA DELLE TENNISTE ITALIANE

Iniziamo l’anno come l’abbiano chiuso, con Jasmine Paolini al n.4 del ranking e unica italiana in top50. Elisabetta Cocciaretto perde una posizione per strada e si ferma al n.56. Lucia Bronzetti, la terza rappresentante italiana in top100, è al n.76, migliorando di due posti la posizione di una settimana fa. Bronzetti, però, battendo Azarenka all’esordio in Australia, si è già assicurata un bel balzo in classifica nelle prossime settimane. Vedremo fin dove riuscirà ad arrivare nel torneo e, di conseguenza, quale sarà la sua posizione nel ranking. Fuori dalla top100, Sara Errani è stabile al n.107, sono in lieve progresso Martina Trevisan (+1, n.123) e Lucrezia Stefanini (+2, n.143). Più indietro, si distingue Camilla Rosatello (+10, n.321), impegnata la settimana scorsa in un ITF a Nonthaburi, In Thailandia.

NEXT-GEN RANKING: LE GIOVANI TENNISTE IN ASCESA

Il Next-Gen ranking terrà conto, in questa stagione, le atlete nate dopo il 1° gennaio 2005. Leader della classifica è Mirra Andreeva, unica presente in top100. Dietro alla russa, troviamo Maya Joint e Alexandra Eala. Chiude al n.10 Alina Korneeva. Per ora, come durante il 2024, non abbiamo rappresentanti nella top10 di questo ranking.