Guido Tommasi, il figlio di Rino, su Ubitennis ringrazia i tantissimi appassionati che hanno detto e scritto il loro apprezzamento per suo padre

Se avesse potuto decidere sarebbe uscito dal campo in anticipo già diversi anni fa, cosa che però non ha mai fatto in vita sua. Un dolore enorme anche se diluito nel tempo è stato vederlo soffrire così tanto e troppo a lungo, davvero inutilmente, per una malattia che è sembrata una vera pena del contrappasso. Gran parte del problema credo sia stata la sua indole competitiva che ha portato il suo corpo a giocare a prescindere un’autonoma partita che però questa volta non si poteva vincere. Mi dispiace tantissimo poi che non abbia avuto modo di vedere, insieme a tutti noi, forse anche un po’ stupiti, come il segno da lui lasciato si sia rivelato, in questi giorni, ancora più profondo a tanti anni dall’uscita di scena.

Mio carissimo papà

Eri il più bravo di tutti a parlare ma è stato bellissimo averti accanto, anche in silenzio. Ho scritto questa dedica nella mia prima e unica storia su Instagram come sintesi migliore per dire del mio rapporto con papà. C’era pochissimo, riusciva a mancare anche i momenti importanti, non ricordo frasi memorabili, era preso da quel suo egoismo di bambino che non può smettere di giocare però, non so come, sapeva farmi sentire la persona più amata del mondo. Il suo era un fluido fortunato che insieme al puro talento e alla forza di volontà gli ha consentito di poter fare nella vita quello che voleva senza scendere a compromessi anzi quasi sforzandosi spesso di sembrare pure un po’ antipatico. Da figlio non ho mai avuto modo di vederlo fare il furbo, cercare una scorciatoia, mentire per ottenere un vantaggio. E come esempio non è poco, cosa diversa poi è esserne all’altezza. Tant’è che la dedica per il suo libro più importante è stata “A mio padre che mi ha insegnato tutto con il migliore e più semplice dei modi, l’esempio“. In lui infatti c’era tantissimo di nonno Virgilio, la sua parte migliore che gli ha permesso di essere una persona giusta e preservare un’anima buona che non conosceva l’invidia. Insomma ho la fortuna di poter semplicemente dire che è stato uno spettacolo meraviglioso vedergli fare quello che amava e ottenere un successo così speciale. Ancora più bello è stato essere suo figlio.