(a cura di Francesco Maconi)
Spegne oggi 70 candeline una delle giocatrici non solo più vincenti, ma anche più eleganti di tutta l’Era Open. Christine Marie Evert, infatti, nacque a Fort Lauderdale il 21 dicembre 1954 e fu cresciuta fin da subito a pane e tennis dal padre-maestro Jimmy, così come i suoi fratelli Drew e John e le sorelle Jeanne e Claire, tutti arrivati al college con borse di studio tennistiche.
Lei al college non ci è mai arrivata, visto il suo debutto nel tennis “dei grandi” a soli 16 anni e le finali a Roland Garros e Wimbledon solamente due anni dopo. La sua rivalità con Martina Navratilova, parallela a una grande amicizia che ancora prosegue, ha segnato quasi due decenni di tennis femminile: il loro 80 incontri (43-37 per Martina il bilancio finale) hanno riproposto finale dopo finale, Grand Slam dopo Grand Slam, il confronto di stili tra l’attaccante dal fisico possente ma piena di incertezze (Martina) e la giocatrice di difesa con meno doti tecniche ma coi nervi d’acciaio, tra la ragazza scappata giovanissima dalla Cecoslovacchia comunista e la tipica figlia della borghesia americana.
Il suo nome ha fatto notizia anche fuori dal campo: una love-story con Jimmy Connors che nel 1974 infiammo i rotocalchi quando entrambi trionfarono a Wimbledon, tre matrimoni (con il tennista inglese John Lloyd, con il discesista americano Andy Mill e poi con la leggenda del golf Greg Norman) da cui sono nati tre figli, tutti maschi e tutti avuti dal secondo marito Andy Mill: si tratta di Alexander (1991), Nicholas (1994) e Colton Jack (1996).
Il suo impegno nel tennis è continuato anche dopo il ritiro con ruoli di ambasciatrice per la WTA e di commentatrice per la ESPN, fino alla terribile notizia nel gennaio del 2022: la morte della sorella Jeanne per cancro alle ovaie ha convinto Chris a sottoporsi a una isterectomia preventiva dopo la scoperta di una mutazione genetica nel suo DNA (la stessa presentata dalla sorella) che favoriva la formazione di tumori e di un cancro al primo stadio già presente nel suo utero.
Dopo l’intervento chirurgico, i dottori le dissero che al 94% il cancro alle ovaie non sarebbe più tornato, ma a dicembre 2023 il tumore ricomparve nonostante quel misero 6% di possibilità. Proprio poco tempo fa, la 18 volte campionessa Slam aveva pubblicato su Instagram una foto della recente chemioterapia, ricevendo parecchi messaggi di affetto da parte di colleghi e amici, mentre nell’ultima TAC, fatta proprio il giorno prima del suo settantesimo compleanno, il risultato di tutte le analisi era negativo.
Queste ultime analisi sono obbligatorie ogni tre mesi, motivo per cui Evert, comunque sollevata dall’esito dell’esame, ha dichiarato che la sua vita ormai “è scandita di tre mesi in tre mesi”. Nell’ultimo anno Chris ha lottato ha avuto anche attimi più felici, come quello della nascita del nipotino Hayden Mill, da parte del figlio Nicholas e di sua moglie Rebecca, e momenti che lo sono stati certamente di meno, come l’assegnazione delle WTA Finals all’Arabia Saudita. Per quest’ultima causa, Chris si era impegnata a fondo, insieme all’amica Navratilova, per combattere questa eventualità, dichiarando così a inizio 2024: “la WTA è sul punto di concedere il torneo fiore all’occhiello del circuito all’Arabia Saudita. Confermando il pieno rispetto nei confronti delle diverse culture, proprio in nome di questo principio ci opponiamo a questa scelta, che va in direzione contraria rispetto agli stessi principi dell’associazione. In quel paese le donne, lungi dal vivere in una condizione di uguaglianza, sono proprietà degli uomini.”
Oltre alla crociata per le WTA Finals, le due amiche e rivali lottano insieme contro il cancro, tema su cui Navratilova (che ha debellato da non molto, precisamente nella primavera del 2023, due tumori, uno alla gola e uno al seno) stima molto Chris, per la sua apertura sul tema e la noncuranza dell’opinione altrui: “Lei fa una cosa molto coraggiosa. È facile stare in silenzio e sperare vada tutto per il meglio. La prima volta che mi hanno diagnosticato il cancro volevo sapere esattamente cosa fare e quindi sono stata tranquilla, mentre lei ne ha parlato subito pubblicamente. Parlare del tuo tumore significa anche che stai salvando delle vite.” Non sono ormai solo i traguardi sul campo di Chris a renderla una persona memorabile, anche se sono incredibili i suoi 154 titoli (18 slam, di cui 7 vinti al Roland Garros), il suo 90% di vittorie, le 260 settimane da numero 1 e le sue 125 vittorie consecutive su terra battuta dal 12 agosto 1973 al 12 maggio 1979. Per questi suoi settant’anni, festeggiamo anche una Chris Evert iconica e grandiosa fuori, che continua a lottare, e a cui auguriamo certamente un enorme in bocca al lupo per vincere, di nuovo, l’incontri più importante di tutti.
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Autor: Redazione