BJK CUP, Italia. Paolini: “Non ci avrebbero dato una lira ma siamo arrivate a vincere!”

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Applausi dai giornalisti per le ragazze che entrano in sala stampa, ovazione più che meritata. Di seguito le domande poste alle azzurre:

DOMANDA: Sara, qual’è stato il tuo ruolo in questo team?
ERRANI: Sono contenta di essere tornata, ci siamo divertiti e abbiamo giocato bene, sono veramente orgogliosa di essere parte del team.

DOMANDA: Congratulazioni a tutto il team, Jasmine cosa ci puoi dire?
JASMINE: è una grande competizione, si gioca per il nostro Paese e per tutti quelli del team dietro le quinte. Per Tathiana era un periodo difficile l’anno scorso. Siamo così contenti che adesso sta bene, è un plus

DOMANDA: Tathiana, come hai approcciato oggi la finale dopo quella persa l’anno scorso e che messaggio hai dato alle ragazze?
GARBIN: per me essere qua è un dono, ho tutto il team che mi aiutato e allora ho cercato di aiutare loro come hanno fatto come me. Sono orgogliosa di queste ragazze, l’ho già detto, ma lo ripeto. Sono orgogliosa di queste ragazze come persone. Ci godiamo i momenti assieme, loro riescono a sorridere e a godere dei momenti che non è semplice durante la competizione. Il goal di ogni capitano è avere un team così

DOMANDA: Jasmine, rispetto al giocare in singolare cosa ci puoi dire di questo successo di squadra?
PAOLINI: è un bel modo di finire l’anno, mi piace così tanto essere parte del team e giocare per l’Italia

DOMANDA: Tathiana, Jasmine, ricevere la giacca da BJK cosa ha significato per te?
GARBIN: è un onore parlare con Billie, è una leggenda, ogni volta che parla ci dice cose importanti, cerco d prendere le parole e di imparare. Lei è quella che ha cambiato il gioco. Dobbiamo essere onorate di averla qua, lei ha cambiato il modo in cui le donne sono trattate, non solo nello sport, ma anche nella vita. Dobbiamo sapere come lottare, sapere guidare e condurre come donne.
PAOLINI: penso lo stesso, ha fatto tanto per il tennis femminile. È sempre bello condividere delle parole con BJK, è bello giocare questa competizione che porta il suo nome, è perfetto.

DOMANDA: Quando hai perso l’anno scorso se ti avessero detto che avresti avuto un anno del genere coronato da questa vittoria cosa avresti detto?
PAOLINI: crazy, finire così l’anno è una roba da matti. Sono veramente contenta che siamo riusciti a portare a casa il trofeo dopo l’anno scorso. L’anno scorso il Canada giocò in modo incredibile ma quest’anno siamo state noi a giocare benissimo.

DOMANDA: Jasmine, il 2024 potrebbe essere ricordato come l’anno del tennis italiano fra te e Jannik?
PAOLINI: credo sia stato un anno incredibile per il tennis italiano, abbiamo tanti fan e tennis sta crescendo nel nostro paese. Jannik è un esempio come numero 1, una grande personalità. Un anno incredibile, sì veramente incredibile.

DOMANDA: Io vorrei sapere da ognuna di voi, mettendo qui un secondo da parte il gruppo, che cosa vuol dire questo risultato? E che cosa pensate possa significare per il tennis italiano?
ERRANI: penso possa dimostrare che ci sia un bel gruppo, tanti giocatrici forti. Bisogna essere competitivi in singolo e in doppio. In questo l’Italia è messa abbastanza bene. Per me è qualcosa di speciale finire l’anno così, è stato un anno pazzesco. Tornare a giocare con la maglia dell’italia è qualcosa a cui tengo molto.
BRONZETTI: difficile aggiungere a quello che ha detto Sara. Per me era un sogno che avevo da bambina, guardando la competizione tv. Adesso che l’ho vissuta da protagonista è incredibile. Ognuna ha dato qualcosa, siamo tutte valide in singolo e abbiamo un doppio fortissimo.
GARBIN: Spero che questa coppa possa portare ispirazione alle giovani che stanno approcciando il tennis. Queste ragazze mi stanno insegnando qualcosa di importante che bisogna coltivare i sogni e cercare di lavorare tanto per conseguirli Spero che sia di ispisrazione per tante ragazze giovani. Sorridere alla vita sorridere allo sport è uno sport straordinario che ci insegna tantissimo e credo che sia bellissima per il nostro tennis.
PAOLINI: Qualche anno fa nessuno ci avrebbe dato una lira. Si sentiva parlare tanto della precedente generazione. Si diceva di noi che eravamo lontanissime da quel livello. Io onestamente mi sentivo lontana dal poter vincere. La finale dell’anno scorso però ci ha dato grande fiducia ma non pensavo che già quest’anno avremmo sollevato la coppa. Mi ricordo anche che Tathiana ci aveva convocato a Cagliari a vedere la finale contro la Russia.
COCCIARETTO: mi ricordo anche io di Cagliari, era un sogno. È una competizione nella quale troviamo un processo di crescita che rispecchia il percorso dei singoli e del e gruppo. Per me da Tallin, per le altre anche da molto prima. Quello che significa questa coppa è condivisione. Noi siamo singolariste, ma questo è un trofeo di squadra che ci unisce, noi, i tifosi e il team. Una parola, condivisione.
TREVISAN: han già detto tutto loro, un percorso che parte tanto tempo fa. Ritrovarci con questa coppa bellissimo. La finale persa l’anno scorso ci ha fatto fare esperienza e quest’anno eravamo molto più pronte. Finire l’annno con questa vittoria è bellissimo. Come ha detto Tathiana c’è sempre una parte bella nella vita, poi bisogna sorridere.

DOMANDA: questa è la coppa del gruppo, e in campo ci vanno le atlete. Pero per te Tathiana è speciale. Una dedica?
GARBIN: la dedica a queste ragazze che si sono messe a disposizione e hanno dei grandi valori. Dei grandi campioni che si mettono a disposizione è tantissimo e gli do valore, perché hanno messo da parte gli egoismi. Una dedica poi va al team dietro le quinte e a quelli che mi hanno aiutato a guarire. Non dico altro per non emozionarmi. E infine a tutti quelli che ci sono vicini e tifano per noi.

DOMANDA: Jasmine, dopo un anno così come pensi di gestire la off season?
PAOLINI: mi riposerò un po’ ma poi tocca prepararsi per l’Australia. Appena si può bisogna allenarsi, per rientrare al massimo. Quindi bisogna capire bene come gestire il calendario però come dico sempre meno male che quest’anno ho giocato tanto è solo che positivo.

DOMANDA UBITENNIS: Vorrei sapere da Tathiana cosa si aspetta che facciano le altre ragazze nel loro percorso di crescita. Non dico cosa serve per arrivare a numero 4 del mondo, ma insomma…
GARBIN: Devono continuare così, come stanno facendo con i loro team. C’è solo una ricetta, lavorare. Ed è quello che stanno facendo. Pensare al miglioramento e non focalizzarsi sui risultati e soprattutto godersi anche il viaggio.

DOMANDA: adesso bisogna passare il testimone ai ragazzi, volete lasciargli un messaggio?
GARBIN: Beh loro ci hanno dedicato la vittoria l’anno scorso noi. Noi vogliamo che ci siano due coppie in Italia quindi chiaramente facciamo il tifo per loro. Noi vederemo i loro match e siamo loro grandi sostenitrici. Spesso in questi giorni ci trovavamo assieme anche a giocare alla playstation.
PAOLINI: sì e quando giocavamo però non possiamo dire che vincevamo noi. Errani Berrettini a FIFA 4-0.

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Autor: Federico Bertelli