Una storia di sofferenza e resilienza, è quella che vede protagonista la giocatrice australiana Destanee Aiava, che ha superato per la prima volta in carriera le qualificazioni per il main draw dell’Australian Open, al quale aveva in realtà già preso parte per ben quattro volte grazie alle diverse wildcard concesse dalla sua federazione.
La gioventù della talentuosa tennista di Melbourne – prima giocatrice nata negli anni 2000 a vincere un match nel circuito – è stata però turbata da uno sconcertante episodio avvenuto durante una notte di tre anni fa. “Stavo per gettarmi da un ponte – confessò l’australiana in una instagram story – ma tre persone sono passate, mi hanno trascinata fuori dai binari e mi hanno riportata a casa. Non volevo arrivare al mio ventiduesimo compleanno”. Una situazione psicologicamente drammatica aveva indirizzato la quasi ventiduenne Aiava verso il compimento di un gesto estremo, tentato nella notte di Pasqua dell’ormai lontano 2022.
Per fortuna, Des – questo è il suo soprannome – si è rimessa sulla retta via, tornando rapidamente all’attività professionale e lasciandosi alle spalle quel terribile episodio. Un processo lento, travagliato ma certamente gratificante. La nativa di Melbourne ha infatti ritrovato recentemente il suo miglior tennis, staccando il pass per il main draw grazie alle vittorie ottenute ai danni di Bogdan, Udvardy e Lys. Vittorie in stile: priva di sponsor per l’edizione 2025 degli Australian Open, Aiava ha infatti affrontato i suddetti incontri indossando degli abiti “vintage” iconici, usati più di un decennio fa allo US Open da Maria Sharapova e Ana Ivanovic, e acquistati dalla stessa Des in uno shop online.
“Penso che alcune delle cose che vengono disegnate ora siano piuttosto brutte – ha affermato senza scrupoli l’australiana in un’intervista per il sito della WTA – Mi piace indossare ciò che mi sembra più bello. Non mi piace indossare le stesse cose di tutti gli altri. So che ho dovuto farlo mentre ero sponsorizzata. Spero di trovare uno sponsor. Probabilmente dovrò sopportare di indossare la stessa cosa degli altri“. Non pecca certo di personalità Aiava, tornata quasi al suo best ranking (N. 147) a seguito di un ultimo trimestre straordinario, amplificato dal raggiungimento del tabellone principale nel primo Slam dell’anno, dove esordirà contro la belga Greet Minnen, con la quale ha perso – in agosto – nelle qualificazioni per il main draw del WTA di Toronto.
Il picco maggiore – in carriera – della ventiquattrenne di Melbourne, risale al Libéma Open 2019, quando sul verde di ‘S-Hertogenbosch, Destanee batté l’allora numero dieci del ranking Aryna Sabalenka spuntandola nel terzo e decisivo set e ottenendo quella che fin qui è ancora la sua unica vittoria in carriera contro una giocatrice della Top 10.
L’ex baby prodigio, ispiratasi sin da piccola al suo mito Roger Federer, è stata persino convocata per la entusiasmante competizione a squadre, che, tradizionalmente, inaugura la nuova stagione tennistica, cioè la United Cup. In verità, Destanee, non ha affatto apprezzato l’esperienza condivisa insieme al Team australiano, col quale l’empatia non è mai scattata: “Ognuno lavora per conto proprio, in solitudine, poi quando dobbiamo giocare ci riuniamo come squadra – ha dichiarato contrariata – credo che non la giocherò mai più, a meno che non sarò la numero 1 della squadra, dunque con la certezza di scendere in campo“, ha aggiunto Aiava, rimasta mera spettatrice della competizione, senza mai essere chiamata in causa da Capitan Hewitt.
L’esperienza negativa e poco allenante in vista degli AO ’25, non ha però destabilizzato la performance di Des, che desidera superare per la prima volta il “primo ostacolo” a Melbourne.
A 24 anni Destanee Aiava si è data una seconda chance nella vita. Ora la sogna anche nel tennis.
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Autor: Pietro Sanò