ATP Parigi-Bercy, da Sock a Khachanov: il torneo degli ‘insospettabili’

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In questi giorni si sta tenendo nella capitale transalpina il Rolex Paris Masters 2024 di Parigi-Bercy, ultimo Masters 1000 della stagione che fa da preludio al gran finale tra ATP Finals di Torino e Coppa Davis. L’Italia, purtroppo, dopo il forfait di Jannik Sinner è rimasta senza rappresentanti, dal momento in cui le sabbie mobili del tabellone hanno ‘affondato’ tutti i nostri portacolori. Il n° 1 del mondo, però, non è l’unico nome di spicco fuori dai giochi anzitempo. Prima dell’inizio del torneo, infatti, si è ritirato anche Novak Djokovic, mentre Daniil Medvedev è uscito di scena per mano di Alexei Popyrin. E tra le prime teste di serie sono già out anche Taylor Fritz, Andrey Rublev e Casper Ruud. Insomma in tanti tra i possibili vincitori finali hanno dovuto cedere il passo, per un motivo o per un altro.

Sono ancora in corsa sia Carlos Alcaraz che Alexander Zverev, che potrebbero tranquillamente conquistare il titolo a Parigi-Bercy. Devono, però, stare attenti alla storia di questo torneo, che spesso ha visto vincitori o finalisti ‘improbabili’. Tanti sono infatti gli esempi dal 1990 ad oggi – cioè da quando l’appuntamento nella capitale transalpina è diventato un Masters 1000 – di tennisti che hanno vinto il loro unico torneo o che hanno raggiunto la loro unica finale a questo livello all’ombra della Tour Eiffel.

ATP Parigi-Bercy, quanti vincitori e finalisti insospettabili

Cominciando dai casi più vicini a livello cronologico il primo è Holger Rune nel 2022, ma anche Karen Khachanov nel 2018, Jack Sock nel 2017 e David Ferrer nel 2012. Andando a ritroso troviamo Robin Soderling nel 2010, Tomas Berdych nel 2005, Tim Henman nel 2003, Sebastian Grosjean nel 2001 e Greg Rusedski nel 1998. Tra l’altro per il russo, lo statunitense e lo svedese si tratta di un unicum, dal momento in cui non hanno mai giocato altre finali in un Masters 1000.

Ai vincitori si aggiungono anche i finalisti, ovverosia coloro i quali hanno disputato la loro unica finale a questo livello a Parigi-Bercy. Si va da Denis Shapovalov nel 2019 a Filip Krajinovic nel 2017 passando poi per Jerzy Janowicz nel 2012, Jonas Bjorkman nel 1997 e Marc Rosset nel 1994. La spiegazione di questa tendenza? È molto semplice. Il fatto che sia l’ultimo Masters 1000 della stagione, a ridosso di un appuntamento importantissimo come le ATP Finals, che spinge i tennisti top, soprattutto se già qualificati all’appuntamento di fine anno, a disertare il torneo o a non metterci, forse inconsapevolmente, quella grinta necessaria per arrivare fino in fondo. Carlos Alcaraz ed Alexander Zverev sono quindi avvisati. Se vorranno tornare a casa con il trofeo dovranno fare i conti con questa statistica.

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Autor: Fabio Barera