ATP Parigi-Bercy: Khachanov ferma Mpetshi Perricard a 86, avanti anche Rune e De Minaur

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Pomeriggio più che proficuo per i tennisti francesi a Bercy, dove soltanto Giovanni Mpetshi Perricard non ha superato lo scoglio del secondo turno, rispetto ai tre connazionali che, invece, hanno fato man bassa dei loro avversari. Trio sfavillante rappresentato da Fils, Humbert e Adrian Mannarino, che hanno staccato il pass per gli ottavi di Parigi-Bercy, mettendo fuori dai giochi i rispettivi avversari, Struff, Giron e Bergs. Karen Khachanov rovina i piani dei tifosi di casa, sconfiggendo in tre set Mpetshi Perricard, calato a picco dopo un primo set di gran livello. Match quasi senza storia tra Holger Rune e Sasha Bublik, col danese che non ha avuto intoppi contro l’avversario, arresosi in poco più di un’ora.

A. Fils b. J. Struff 6-3 6-4

Primo set senza esclusione di colpi tra il beniamino di casa e Struff, spettatore della raffica di accelerazioni di Arthur Fils, ispiratissimo dal pubblico del centrale di Bercy. Brillante, talvolta straripante il francese col dritto, ma sicuramente meno solido al servizio, dove le miriadi di palle break concesse al tedesco, costringono agli straordinari il numero 20 del ranking, che mette comunque la firma sul primo set, conquistato per 6-3. Il gioco di Struff non intimidisce minimamente il giovane francese, che persevera sui colpi poco profondi dell’avversario, siglando il break appena al terzo gioco. Improvvisa discese a rete il numero 42 del ranking, con l’obiettivo di cogliere di sorpresa il classe 2004, che dal canto suo, non fa una grinza. Chiude la pratica in poco più di un’ora e trenta Arthur Fils, sconfiggendo Jan-Lennard Struff con lo score di 6-3 6-4.

[15] H. Humbert b. [Q] M. Giron 6-3 6-2

Una semplice giornata d’ufficio per il numero 15 del seeding, Hugo Humbert, che sul campo 1 di Bercy, detta la propria legge contro un innocuo Marcos Giron, il quale ha alzato bandiera bianca dopo un’ora scarsa di gioco. Spietato il tennista di Metz, che ha infastidito parecchio l’avversario con la traiettoria mancina al servizio, concedendo soltanto un turno di battuta per l’intera durata del match. Termina 6-3 6-2 l’incontro tra Marcos Giron e Hugo Humbert, che agli ottavi di finale troverà il numero due del mondo, Carlitos Alcaraz.

[WC] A. Mannarino b. [LL] Z. Bergs 3-6 6-2 6-4

Et voilà, Adrian! Il trentaseienne francese – wildcard a Bercy – si rende protagonista di una fantastica rimonta, spinto dalla bolgia del campo due del Rolex Paris Master. Eliminato il lucky loser belga Zizou Bergs, che dopo aver detto i ritmi nel primo set, non ha retto l’urto del padrone di casa, che con pazienza e astuzia ha teso la trappola al venticinquenne di Neerpelt, irrigidito dal clima ostile, nettamente a favore del buon vecchio Mannarino. Il navigato tennista transalpino si regala gli ottavi di finale in casa, dove sfiderà l’australiano Jordan Thompson, il quale ha sconfitto in tre set Casper Ruud.

[13] H. Rune b. A. Bublik 6-4 6-2

Ritmo blando e parecchia goliardia all’alba dell’incontro tra il danese e il kazako. Dopo otto game volati sulla falsa riga di un match d’esibizione, i due accendono finalmente la sfida, aumentando parecchio la velocità di palla. Il servizio di Bublik, però, non supporta il kazako, e i soliti doppi falli grossolani, consegnano a Rune il primo parziale. Nel contempo, il kazako, disintegra la prima racchetta dell’incontro, portando con sé gli strascichi del finale di primo set e concedendo immediatamente il break al danese in apertura. In svantaggio di un set e un break, a Bublik non resta che coinvolgere il pubblico di Bercy e mettere in piedi un siparietto per destabilizzare l’avversario. Rune capta la provocazione, rischiando persino di cedere il servizio, ma con determinazione conferma il vantaggio ottenuto. Il kazako abbandona la via del raziocinio avventandosi continuamente a rete e diventando preda del Giovane danese, che con un agevolissimo 6-2 nel secondo parziale, mette K.O Bublik e vola agli ottavi di finale di Parigi-bercy, dove attenderà la frizzante sfida tra Shelton e Cazaux.

K. Khachanov b. [WC] G. Mpetshi Perricard (12) 6-7 6-1 6-4

Primo set parecchio scorrevole tra due dei tennisti più in forma del circuito, giunti al tiebreak dopo 12 giochi di puro equilibrio, con turni di servizio praticamente inattaccabili. Tiebreak protrattosi per ben 26 punti e conquistato infine dal beniamino di casa, Mpetshi Perricard (qui un suo profilo), nonostante l’incredibile dato a suo sfavore: soltanto due punti vinti in risposta nell’intero primo parziale.

Drastico calo di energie per il classe 2003 di Lione, che si lascia sovrastare da Khachanov nel corso del secondo parziale. Servizio molto più timido di Mpetshi Perricard che perde la battuta dopo 86 turni consecutivi tenuti. Severissimo il punteggio del secondo set, messo in cassaforte dal russo per 6-1. Il match ritorna all’equilibrio visto nel primo parziale, ma il francese è nettamente più provato di Khachanov, che legge perfettamente anche il potente servizio. Perricard tenta il serve and volley per accorciare lo scambio, ma il divario di energie inizia ad essere considerevole. Il numero 21 del mondo strappa – nel nono gioco – la battuta al padrone di casa, piegato in tre set dal resiliente tennista russo che raggiunge Alexey Popyrin al prossimo turno del torneo di Bercy.

[9] A. de Minaur b. [LL] M. Kecmanovic 6-4 7-6(5)

Solito metronomo Alex de Minaur, abbagliato in partenza dall’ottimo approccio di Miomir Kecmanovic, che ha breakkato a freddo il numero 9 del seeding. Scivola tutto addosso all’arrembante tennista australiano, impiegando una manciata di minuti a ricucire lo svantaggio e neutralizzare l’ottimo tennis del serbo, che in queste condizioni riesce sempre a infastidire qualsiasi avversario. Dopo aver messo in tasca il rimo set per 6-4, De Minaur subisce ancora l’offensività di Kecmanovic, al quale non resta altro che forzare la giocata contro il super difensore di Sydney. Miomir si assume i rischi e capitalizza un break in suo favore al quinto gioco. Alex insegue, Kecmanovic sale 5-3 e al servizio nel game successivo si porta 30-15, ma tre errori consecutivi rimettono in gioco l’avversario.
Tie-break senza la minima sbavatura da parte di chi batte fino al 5-4 per De Minaur, che per due volte difende benissimo sul lato sinistro e rompe l’equilibrio sull’errore serbo, per poi chiudere 7-5. In attesa del prossimo turno contro Fritz o Draper, resta in piena corsa per un posto alle ATP Finals, ancora nono ma a soli 75 da Rublev, che nel frattempo ha chiesto una wild card a Metz.

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Autor: Pietro Sanò