ATP Vienna, Khachanov: “Voglio solo continuare così, sono in fiducia”

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DOMANDA: Come ti senti, Karen, dopo questa vittoria contro De Minaur?
Khachanov: Mi sento alla grande, niente di cui lamentarmi. Questo è ciò per cui lavori veramente. Una volta che inizi a provare questo tipo di sensazione, vuoi continuare così. Non voglio mettermi pressione extra, voglio solo continuare e godermi il modo in cui sto giocando. Voglio concentrarmi partita per partita.

DOMANDA: Cosa è cambiato rispetto agli ultimi mesi?
Khachanov: Beh, esperienza, costanza, queste sono le cose più importanti. Puoi migliorare la tecnica, puoi migliorare i colpi e migliorare fisicamente, ma allo stesso tempo mentalmente è importante l’esperienza di essere stato nella stessa situazione prima, di come uscire dai problemi. Questo tipo di cose arriva con le partite e con l’esperienza.

DOMANDA: Quali sono i tuoi pensieri su Draper?
Khachanov: Lo conosco abbastanza bene, è stata la sua miglior stagione finora. Ha un ottimo servizio e oggi contro Musetti ha giocato con coraggio ed è andato a prendersi la vittoria. Dovrò davvero essere presente per competere domani.

DOMANDA: Draper ha detto in conferenza stampa che era un po’ esausto…
Khachanov: Beh, buono a sapersi (ride)… Ma allo stesso tempo sono sicuro che sarà pronto, anche se non c’è molto tempo per prepararsi per domani. Quando sei in finale vuoi dare una spinta extra, hai una motivazione in più.

DOMANDA: Potresti anche darci qualche opinione sul torneo?
Khachanov: Giocare a Vienna è sempre fantastico, l’arena è sempre piena, è per questo che questo torneo è così speciale. Vedi grandi giocatori che hanno vinto in passato e vuoi fare lo stesso. Mi piace molto giocare qui.

DOMANDA: Cosa prendi dalla partita di oggi per la finale di domani?
Khachanov: Penso che il servizio sia molto importante, è molto importante essere aggressivi. Se servo bene, sono in posizione per dominare il punto. Cercherò solo di giocare al massimo, variando con colpi lungo la linea, avanzando appena possibile, venendo avanti quando vedo l’avversario in difesa. Alex è un giocatore estremamente veloce, gli piace fare molte contromosse, quindi devi davvero lavorare sul punto, sai che non sbaglierà facilmente. Poi con la risposta è la stessa cosa. Se l’avversario serve molti primi servizi, cerchi solo di mettere la palla in gioco, mentre sulla seconda di servizio cerchi di mettere pressione su di lui per dominare il punto. È davvero come gli scacchi. Il fatto che Jack sia mancino cambia un po’ le cose, ma vedrò con il mio allenatore quali aggiustamenti saranno necessari nel piano di gioco per domani.

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Autor: Federico Bertelli