ATP Parigi-Bercy, Sinner: “Non ho mai giocato al meglio su questi campi. La qualificazione a Torino l’obiettivo stagionale”

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(a cura di Niccolò Moretti)

Mentre Fabio Fognini e Lorenzo Sonego lottano per aggiudicarsi un posto nel tabellone principale del Rolex Paris Masters, Jannik Sinner, forte della prima testa di serie e quindi sicuro di un posto al secondo turno, è intervenuto in conferenza stampa, parlando dei suoi prossimi avversari, della nuova riforma sul coaching e di Torino

Moderatore: Jannik, bentornato a Parigi. Come ti senti in vista degli ultimi eventi della stagione 2024?

Jannik Sinner: È stata una stagione lunga, e quando arrivi alla fine tutto può succedere. Alcuni giocatori sono un po’ più freschi; altri sono un po’ più stanchi. Personalmente sono felice di essere di nuovo qui. È un torneo dove non sono ancora riuscito a esprimere il mio miglior tennis, vediamo cosa posso fare quest’anno. Spero che sia un buon torneo, anche se sarà molto, molto difficile.

D: Di recente si è discusso molto della decisione dell’ITF che ha ampliato la posssibilità di fare coaching da bordo campo in tutti i tornei. Quanto pensi che il coaching possa cambiare le partite? È già stato introdotto da qualche anno nell’ATP.

Jannik Sinner: Ammetto di non aver ancora letto nel dettaglio il regolamento, ma so che riguarda il coaching dal box. Onestamente, non credo che cambierà molto. Anche adesso ci sono allenatori che danno indicazioni ai loro giocatori. In questo sport, comunque, sei da solo in campo e devi imparare a gestire le situazioni da solo. E comunque già ora c’è una certa comunicazione con il coach e spesso ci passi talmente tanto tempo insieme che capisci cosa vuole suggerirti solo guardandolo. Quindi non penso che vedremo grandi cambiamenti.

D: Il tuo sorteggio non è tra i più semplici. Cosa pensi dei tuoi primi avversari? Come affronterai i primi turni?

Jannik Sinner: È un sorteggio davvero tosto, soprattutto su questi campi, dove affrontare grandi battitori è sempre difficile. Ma cerco di affrontare il torneo giorno per giorno. Il tabellone può sempre aprirsi, o chiudersi, dipende. Cercherò di prepararmi al meglio per il primo turno contro Ben (Shelton) o Felix (Auger-Aliassime), il primo è in ottima forma mentre conto il secondo non ho mai vinto. Sarà sicuramente una sfida dura ma sono fiducioso e concentrato su me stesso. Spero di migliorare rispetto agli ultimi due anni, nei quali ho faticato su questo campo

D: Hai parlato del fatto che molti giocatori sono stanchi a fine stagione. Qual è il tuo livello di freschezza in vista degli ultimi tornei prima delle ATP Finals a Torino e della Coppa Davis?

Jannik Sinner: Sento di aver preso decisioni molto oculate insieme al mio team durante l’anno, proprio per arrivare pronti alla fine. Ho avuto la fortuna di non dover giocare troppi tornei e di arrivare sempre in fondo quando ho partecipato, il che mi ha aiutato. Il mio livello sembra buono, ma, come sempre, sarà il campo a dare le risposte definitive. A livello mentale mi sento bene, e per me l’evento principale saranno le finals a Torino. Sin da inizio anno sono stato molto motivato a qualificarmi. Ora vedremo come andrà.”

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Autor: Redazione