ATP Parigi-Bercy, qualificazioni: Sonego e Fognini al turno decisivo

0
1

Va in archivio la prima giornata di qualificazioni dell’ultimo Masters 1000 stagionale, quello di Parigi-Bercy. È anche l’ultima volta che si giocherà all’Accor Arena: dal 2025 sarà La Défense Arena a ospitare il torneo. I due azzurri presenti nel tabellone cadetto, Lorenzo Sonego e Fabio Fognini, hanno superato il primo scoglio e torneranno in campo domenica per il turno decisivo.
Oltre ai sette qualificati, entrerà anche un lucky loser per il forfait di Auger-Aliassime. Felix avrebbe dovuto esordire contro Ben Shelton, che ora affronterà appunto un giocatore proveniente dal tabellone cadetto; il vincente troverà Jannik Sinner. Quindi, dal momento che Shelton è in finale a Basilea domenica, verosimilmente verrà fatto esordire martedì e dunque Sinner non scenderà in campo a Parigi fino a mercoledì.

Il posto riservato all’eventuale special exempt è stato preso da Pedro Martinez, dopo che i due candidati Shapovalov e Mensik hanno perso nei venerdì sera, rispettivamente, di Basilea e Vienna. Vediamo com’è andata, con uno sguardo anche agli altri match del programma.

[alt] F. Fognini b. [9] F. Marozsan 6-3 6-4

Entrato come alternate, Fabio Fognini batte il nono del seeding e n. 56 ATP Fabian Marozsan, 6-3 6-4 in un’ora e 23 minuti. Un risultato importante per Fognini che veniva da tre sconfitte consecutive: Tseng, Virtanen e soprattutto il classe 2007 svizzero Henry Bernet, al suo settimo incontro da professionista.

Parte bene Fabio, tiene il servizio in apertura, prende l’iniziativa quando deve, difende efficacemente e ha subito due occasioni consecutive per allungare; da sinistra arriva il doppio fallo ungherese, 2-0 seguito da un turno di battuta impeccabile. Marozsan muove il punteggio dopo aver rischiato lo 0-4, graziato dal gratuito bimane di Fognini. Poco male perché praticamente non si gioca sul servizio azzurro e neanche i sei set point annullati da Fabian sul 5-2 scalfiscono la fiducia di Fognini che tiene a zero per il 6-3, con appena quattro punti lasciati alla risposta.
Break anche in apertura di secondo, questa volta subito restituito; nessun problema perché il classe 1987 gioca a braccio sciolto, al contrario dell’avversario che colpisce male e sbaglia presto, mandando di nuovo avanti l’azzurro. Finale di set che ricalca un po’ quello precedente, con Marozsan che deve salvare match point (due) in battuta, anche se poi arriva ai vantaggi nel game successivo quando sul 40-30 Fabio non chiude il dritto comodo e sbaglia il successivo e altrettanto semplice smash. Potrebbe essere l’errore che gira l’incontro, ma c’è solo bisogno di altri due match point e Fognini può avanzare al turno decisivo. L’ostacolo di domenica – non prima delle 14, dopo il match di Sonego – sarà l’inedito Arthur Cazaux, che ha sconfitto David Goffin 6-1 6-7(5) 6-1.

[4] L. Sonego b. B. van de Zandschulp 6-3 5-7 7-5

Un’ora e nove minuti dopo il primo match point, Lorenzo Sonego chiude il vittorioso duello con Botic van de Zandschulp, 6-3 5-7 7-5 in due ore e quaranta. Sembrava tutto in discesa per l’azzurro, avanti di un set in virtù del servizio olandese strappato al sesto gioco e di un break nel secondo. In battuta sul 5-4 per mettere la parola fine sulla sfida, Lorenzo è salito 40-15, ma le due chance sono sfumate per altrettanti gratuiti (notevole però la risposta di Botic sulla prima esterna da sinistra). Svolta secca della partita con quattro game consecutivi di Van de Zandschulp che la porta al terzo con un parziale di 12 punti 1.

Sonego però non sparisce, anzi, sorpassa a terzo gioco. Un pessimo ottavo game rimette in corsa Botic, che però cede di nuovo la battuta sul 5 pari. Lorenzo va di nuovo a servire per chiudere, di nuovo ci sono due match point consecutivi, il primo se ne va e sul secondo Sonego prova ancora il piattone a uscire che questa volta è un ace. Urlo liberatorio e domenica non prima delle 12.30 lo aspetta Roberto Carballes Baena, vincitore in due set di Lorenzo è vanti 2-1 nel precedenti ATP, tutti su terra, ma lo spagnolo ha vinto altre due sfide, compresa l’unica sul duro indoor, nel 2019 a Brest. In caso di sconfitta, resterebbe la possibilità per il nostro – terzo in ordine di seeding – di essere inserito nel ballottaggio a due per il posto da lucky loser, purché almeno uno tra Shang e Giron vinca il suo incontro.

Gli altri match

Niente “esenzione speciale” per Jakub Mensik, dicevamo, e infatti eccolo qui a lottare con Dusan Lajovic. Quasi due ore sono servite al diciannovenne ceco per avere ragione del classe 1990 di Belgrado: 7-6(4) 1-6 6-4 e prossimo impegno con Corentin Moutet che, vinto il primo set 7-5, ha approfittato del ritiro di Munar.
Numero 8 del ranking due anni fa, il britannico Cameron Norrie sta perdendo rapidamente posizioni in classifica. E non potrebbe essere altrimenti considerato l’infortunio al gomito che lo ha fermato per quasi tre mesi, con rientro venti giorni fa al Challenger di Roanne (quarti di finale), seguito dalla sconfitta al primo turno a Stoccolma per mano di Kecmanovic. Ancora all’esordio, però delle quali, si è fermato all’Accor Arena, sconfitto 6-3 6-4 in un’ora e una quarto dalla wild card Quentin Halys, n. 90 ATP. Per un posto nel main draw, il ventisettenne di Bondy (comune Île de France a una mezz’ora di distanza dall’impianto) dovrà vedersela con con il cinese Yunchaokete Bu, vincitore in due set di Alexander Shevchenko.

L’australiano Christopher O’Connell, originariamente opposto al primo del seeding Pedro Martinez, si è trovato di fronte l’indiano Sumit Nagal, superandolo 6-4 7-6(3) in un’ora e 48 minuti, imponendosi 57 a 41 nei punti fino a quattro colpi a dispetto di una prima di servizio su due in campo. Prossimo avversario Alejandro Davidovich Fokina, che ha lasciato cinque giochi a Facundo Diaz Acosta, argentino che in carriera nei main draw pro al coperto ha disputato (e perso) due match.
Un’altra sfida valida per il superamento delle qualificazioni sarà tra la tds n. 2 Juncheng Shang e la 16 Zizou Bergs. Il mancino cinese classe 2005 ha rimontato James Duckworth, 6-7(2) 7-6(5) 6-4 in 2h24′, mentre il belga si è imposto sulla WC Harold Mayot per 7-6(4) 6-4.
Successi in due set per il n. 3 Marcos Giron e il n. 10 Miomir Kecmanovic. Battuti rispettivamente Hugo Gaston e Pavel Kotov, i due si sfideranno per la terza volta – una vittoria a testa, ma quella di Giron risale al 2019.

O que achou dessa notícia? Deixe um comentário abaixo e/ou compartilhe em suas redes sociais. Assim conseguiremos tornar o tênis cada vez mais popular!

Esta notícia foi originalmente publicada em:
Fonte original

Autor: Michelangelo Sottili