Rassegna Stampa – Il saluto al tennis di Dominic Thiem

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Thiem, la storia finisce con Darderi (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Il primo derby tra i Lorenzo e Lorenzo, andato in scena sul campo numero 2 dell`impianto che ospita l`Erste Bank Open di Vienna (ATP 500), è stato una sorta di assolo per Musetti. Il carrarino e Sonego si sono spesso allenati insieme e hanno giocato fianco a fianco in doppio, sia in Davis Cup sia alle Olimpiadi di Tokyo, compiendo l`impresa nel primo caso e sfiorandola nel secondo. Mai però si erano trovati dalle parti opposte della rete e come sempre anche le implicazioni psicologiche di un confronto per sua natura atipico possono aver fatto la differenza. Musetti è stato sportivamente spietato, offrendo una prestazione perfetta sia al servizio sia in risposta. Con un break, che lo ha portato sul 3-1, ha di fatto incanalato il primo set verso la conclusione favorevole, esaltata dalle percentuali di prime palle e dai solo quattro punti concessi al torinese quando è andato in battuta. La seconda frazione è stata ancora più monocorde. Musetti ha centrato due break e proposto soluzioni di ogni genere mettendo in campo l`enorme potenziale di cui dispone. […] Musetti è volato negli ottavi dove troverà domani l`esperto Gael Monfils, anch`egli a segno nel derby di Francia contro Halys. Ottavi a Vienna anche per Luciano Darderi che ha interrotto una serie negativa di 7 sconfitte al primo turno e posto la parola fine alla carriera di Dominic Thiem, 31 anni e 17 titoli all`attivo di cui uno Slam (US Open 2020). L’italo-argentino ha lottato e ha resistito contro una bella versione dell`austriaco sostenuto a gran voce dal pubblico di casa. Conquistato il set iniziale al tie-break, nel secondo Darderi è salito e Thiem ha abbassato la guardia. Standing ovation al termine per l`ex n. 3 Atp cui Darderi ha giustamente lasciato la scena: «Grazie per tutto il sostegno che mi avete dato in tanti anni di carriera. Mi spiace aver potuto giocare poco in Austria nelle ultime stagioni a causa delle mie condizioni fisiche. E` stata una grande avventura». In serata tornerà in campo Matteo Berrettini, a caccia dei quarti. Sulla sua strada l`americano Tiafoe.

Darderi un signore, Musetti vola (Giorgio Capodaglio, Corriere dello Sport)

Mentre Sinner prepara l’ultimo Masters 1000 della stagione, in programma sul veloce indoor di Parigi Bercy dal 28 ottobre al 3 novembre (al quale non prenderà parte Djokovic, che mette così a rischio la qualificazione alle Atp Finals), sono tre gli italiani scesi in campo a Vienna. Nell`Atp 500 austriaco, del quale proprio il numero 1 al mondo ha deciso di non difendere il titolo per motivi di programmazione, è andata in scena la sfida tutta italiana tra Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego. Una partita dominata dal carrarino, che si è imposto nettamente 6-3 6-2 grazie a una grande prova sia al servizio (81% di prime) che in risposta. Poco da fare per il torinese, che ha perso il servizio ben tre volte. Musetti tornerà in campo domani contro il francese Gael Monfils […]. A Vienna, l`attenzione si è poi concentrata sull`ultima partita in carriera di uno dei tennisti più belli e sfortunati degli ultimi anni, Dominic Thiem. L’austriaco è stato sconfitto da un ottimo Luciano Darderi 7-6(6) 6-2. Primo set equilibrato, nel quale l`idolo di casa mostra alcuni dei colpi che l`hanno portato a essere numero 3 al mondo; l`italiano subisce un break in apertura, recupera fino al 4-4 per poi imporsi al tie break del primo set dopo essere stato sotto 3-0. A quel punto, come prevedibile, Thiem cala fisicamente e il match va secondo copione. A fine partita Darderi saluta l`avversario e gli rende onore lasciandogli giustamente la scena finale. Tanta commozione per il pubblico austriaco giunto in massa a omaggiare un campione che, oltre a vincere uno US Open, ha giocato tre finali Slam (due Roland Garros e un Australian Open) e conquistato 17 titoli Atp. L’ultimo proprio il suo apice, la vittoria su Zverev nel 2020 a New York,
prima dei tanti problemi fisici e mentali che ne hanno causato la flessione. Mentre Thiem simbolicamente appende la sua racchetta al chiodo, non è però tempo di rimpianti, ma di celebrare un tennista capace di vincere sedici volte contro Federer, Djokovic e Nadal. […]

Team Sinner di nuovo al completo nel gran finale (Giovanni Pelazzo, Tuttosport)

Giorni di preparazione cruciali per l`ultimo mese della miglior stagione di sempre vissuto dall`Italia del tennis. Giorni in cui Jasmine Paolini sta cercando di recuperare dal problema al piede sinistro che le ha impedito di giocare a Ningbo, suo ultimo appuntamento prima delle Wta Finals di Riad (2-9 novembre). L’azzurra, unica tennista impegnata in Arabia sia in singolare sia in doppio (con Sara Errani), sarà ancora una volta costretta agli straordinari. Giorni di riposo e allenamento a Torino anche per Simone Bolelli e Andrea Vavassori, che insieme con Jannik Sinner saranno grandi protagonisti alla Inalpi Arena torinese. Giorni cruciali, questi, anche per il n. 1 del ranking, in vista sì delle ATP Finals, ma anche di Parigi prima e Malaga dopo. Manca un mese alla conclusione di un 2024 con emozioni straordinarie in campo e quanto mai altalenanti per Sinner; non certo per via dei risultati Ma è proprio in campo che il giocatore più forte del mondo ha dato più volte prova della sua natura più profonda: quella di un campione vero, con una mentalità d`acciaio e una realtà solidissima alle spalle. I primi 40 giorni con Panichi e Badio sono andati alla perfezione: tanto lavoro specifico (soprattutto per l`anca), ma anche abbracci, sorrisi e foto insieme. Una finale a Pechino, un titolo a Shanghai e una vittoria multimilionaria a Riad, battendo (ancora) Medvedev, Djokovic e finalmente Alcaraz. Un team che è tornato al completo, visto che a Montecarlo è arrivato anche Darren Cahill, assente per la trasferta asiatica e pronto ad accompagnare Jannik fino a fine anno. Si (ri)parte da Bercy, dove l`anno scorso Sinner fu costretto a ritirarsi per via della discutibile scelta degli organizzatori di farlo giocare in pieno pomeriggio, dopo che la sera prima aveva concluso il suo match quasi alle 3 di notte. […] Dovesse vincere anche in Francia Sinner sfonderebbe quota 12000 in classifica Poi c`è Torino, la ciliegina potenzialmente più gustosa su una torta già di per sé ricchissima. All`altoatesino manca solo un successo nel suo Paese per potersi regalare la lode in una stagione già da 10 pieno. La concorrenza, però, sarà agguerrita: oltre a Jannik giocheranno sicuramente le Finals anche Alcaraz, Zverev e Medvedev, alla sesta partecipazione consecutiva al torneo dei maestri. […]

Braccio di ferro (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Lo dicono tutti: basta sentire il suono della palla di Jannik Sinner rotondo, secco, per capire che i suoi colpi da fondo, dritto e rovescio, sono di un altro livello. Se ne accorge chi ha un orecchio tennistico, se ne accorgono i rivali che spesso si trovano a rispondere a traccianti che tornano indietro a velocità doppia. Il numero 1 al mondo, secondo le statistiche Atp è il giocatore con il più alto rendimento a livello sia di dritto sia di rovescio: colpi veloci, puliti, potenti e spesso vincenti. Insomma, Jannik domina dalla linea di fondo e più si allungano gli scambi, più picchia duro senza mai perdere solidità. Lo aveva sottolineato anche Boris Becker parlando della qualità dei colpi da fondo di Jannik: «La velocità fa la differenza – diceva commentando la somiglianza tra l`ex allievo Djokovic e il nostro numero 1 -. È rapido e potente, ma soprattutto è continuo, e questo lo rende quasi inattaccabile da fondo». Sinner è al primo posto sia nella qualità del dritto (8.8 secondo le statistiche di Atp e Tennis Insight) che in quella del rovescio (8.48). La velocità del dritto del numero uno del mondo ha una media di 123 km/orari, circa 8 chilometri all`ora più veloce della media del circuito e la palla passa due centimetri sopra la rete in meno rispetto alla media del tour. Banalmente, abbassando la traiettoria del colpo si aumenta la velocità di spinta della palla, e in questo Sinner è naturalmente portato vista la rapidità quasi irreale col quale colpisce, dal timing eccezionale. La stessa cosa vale per il rovescio, dove Jannik ha una velocità media molto alta, 117 km orari, anche in questo caso 7 km/h oltre la media dei rivali. Sinner riesce a mandare la palla ben cinque centimetri più in basso, quando passa sulla rete, rispetto agli altri giocatori. […] Dato il suo dominio da fondo campo, non c`è da meravigliarsi che Sinner sia in testa alla classifica pure in un`altra categoria chiave: la conversione. Quando è in posizione offensiva, il due volte campione slam vince il 73% dei punti. Insomma, il distacco siderale di Jannik rispetto agli inseguitori in classifica è facilmente motivato. Quando viene spinto oltre la linea di fondo, l`altoatesino riesce a ribaltare il punto con molta efficacia, soprattutto di rovescio, trovando angoli incredibili oppure sfruttando la sua capacità di generare potenza con i colpi. Per quanto riguarda la risposta, anche lì Jannik è indiscutibilmente il numero 1, con un tasso di conversione del punto molto alto: quando riesce a rimandare la palla dall`altra parte dopo il servizio dell`avversario, molto spesso poi conquista il punto. Come nessun altro. Darren Cahill, il coach australiano che segue Jannik insieme a Simone Vagnozzi, dopo il secondo Slam ha riconosciuto al tecnico Italiano il suo grande lavoro: «Penso che Simone abbia fatto tantissimo negli ultimi due anni soffermandosi con attenzione sugli errori di gioco di Jannik, correggendoli e facendolo evolvere». E il lavoro non è finito visto che, ultimamente, sotto la lente del tecnico italiano è tornato anche il servizio, ancora più efficace grazie a qualche modifica del movimento. […]

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Autor: Alessia Gentile