Tennis di Periferia, Baghdatis storia di Cipro: dai successi su Federer e Nadal a… Berrettini

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Siamo giunti al terzo appuntamento di Tennis di Periferia, nuova rubrica di Ubitennis che si occupa di dare spazio e raccontare le storie di coloro i quali sono stati gli unici ad aver praticato questo sport per il loro Paese, o comunque ad averlo fatto ad alto livello. Dopo aver parlato di Sargis Sargsian per l’Armenia e Victoria Jimenez Kasintseva per l‘Andorra, oggi è il turno di Marcos Baghdatis, in rappresentanza di Cipro. Anche in questo caso, come per le puntate precedenti, c’è da fare un’importante premessa. L’isola del Mediterraneo può vantare anche Raluca Serban, che però è nata in Romania e soprattutto non ha mai raggiunto il livello a cui è invece arrivato il suo connazionale.

Ma torniamo a noi. Marcos Baghdatis nasce a Limassol il 17 giugno 1985 e sin da subito cresce con i miti di Pat Rafter, Pete Sampras ed Andre Agassi. Diventato professionista nel 2003, anno in cui per altro conquista il titolo juniores all’Australian Open, battendo Florin Mergea, ci mette un paio di anni prima di affermarsi definitivamente nel mondo dei grandi. Al 2005, infatti, risale la prima finale, persa a Basilea contro Fernando Gonzalez. Di lì a pochi mesi l’exploit definitivo con tre successi di fila contro tre top ten nello Slam oceanico (Andy Roddick, Ivan Ljubicic e David Nalbandian), salvo poi fermarsi in finale contro Roger Federer.

Baghdatis batte due n. 1 in un anno

Per conquistare il primo titolo, però, è solo questione di tempo. E infatti tra settembre 2006 e febbraio 2007 arrivano due finali conquistate, a Pechino e Zagabria, contro Mario Ancic ed ancora Ivan Ljubicic. Il tutto suggellato dal miglior ranking al n. 8 del mondo. Dopo un anno e mezzo in cui ha faticato a conquistare risultati tra il 2009 e il 2010 ha avuto un altro picco con due successi consecutivi a Stoccolma, superando Oliver Rochus, e a Sydney contro Richard Gasquet. Non solo, perché tra Cincinnati ed Indian Wells batte due numeri uno, prima Roger Federer e poi Rafael Nadal. Insomma, la stagione perfetta.

Berrettini pone fine alla carriera di Baghdatis

Al netto di altre vittorie contro top ten, il 2010 è il suo ultimo vero anno a livelli ottimi. Successivamente infatti perde sei finali consecutive, l’ultima nel 2017, con un buco di quattro anni dal 2011 al 2015 durante i quali non è mai riuscito a qualificarsi ad un ultimo atto. Nel 2019, dopo 16 stagioni di onorata carriera, decide di appendere la racchetta al chiodo e lo fa a Wimbledon. Il sorteggio gli ha posto di fronte prima Brayden Schnur, superato senza particolari problemi, e al secondo turno Matteo Berrettini, che lo ha battuto in tre set e di fatto ha posto fine al suo percorso in questo sport.