ATP Vienna, Draper: Chi è al top merita di guadagnare, sono tutti soldi meritati

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Dopo il match con Musett e dopo essersi un po’ ripreso dallo sforzo del match odierno, Jack Draper si è presentato in sala stampa.

Chiunque sia ai vertici penso che meriti di guadagnare quelle somma di denaro.

Jack Draper, a proposito del 6 Kings Slam

DOMANDA: Jack, una grande settimana per te. Sei nella finale più importante della tua carriera. Devi essere molto contento della settimana in generale.
Draper: Sì. Sì. Davvero contento. Oggi è stata una partita difficile contro Lorenzo. Ha avuto una grande stagione. Abbiamo un’età simile e abbiamo giocato molte volte prima. E sì, sono molto contento di essere in finale del mio primo 500. Sento che la costanza, il lavoro che ho fatto, è stato ottimo e vedo miglioramenti costanti. Quindi è bello vedere che tutto questo venga ricompensato.

DOMANDA: Jack, ovviamente siamo un po’ preoccupati per la tua condizione. Come stai?
Draper: Sì, cioè, sapevo che questa settimana sarebbe stata una sfida perché mi sono ammalato mentre ero in Asia. Ho avuto la tonsillite. Quindi ovviamente ho dovuto prendere antibiotici e non ho potuto giocare, il che ti toglie molto. Non ho giocato per niente. Quindi la mia fisicità, ovviamente, è calata un bel po’. E sono uno che suda molto in campo, quindi a volte trovo difficile reintegrare i liquidi, e quando le partite diventano fisiche, devo trovare modi per recuperare. Sto ancora cercando di capire come migliorarmi fisicamente. Penso di aver fatto un buon lavoro per rimanere calmo e finire la partita, ma è stato difficile. E sì, sto ancora cercando di capire come migliorare non solo nel mio tennis.

DOMANDA UBITENNIS: Secondo te, cosa rende il confronto con te così difficile per Lorenzo? Avete giocato tre volte e hai sempre vinto.
Draper: Non lo so, dovresti chiederlo a lui. Penso che il fatto che abbia un rovescio a una mano e giochi contro un mancino possa essere difficile. Forse anche il mio servizio, il mio dritto e il mio schema di gioco. Il tennis è un gioco di accoppiamenti, alcuni giocatori non amano giocare contro altri. Ma in generale, ogni volta che giochiamo è ovviamente una partita difficile. È incredibilmente talentuoso e ha avuto una grande stagione, battendo molti giocatori di alto livello. Però suppongo che la cosa più grande sia che io sia mancino e lui abbia il rovescio a una mano. Forse il suo schema di gioco generale non funziona contro di me come con altri giocatori.

DOMANDA: Potresti dire qualcosa sul tuo prossimo avversario?
Draper: Sì, penso che sia con De Minaur o con Khachanov sarà una partita molto, molto difficile. Khachanov ha vinto la scorsa settimana quindi è in forma. Ha molta fiducia, che nel tennis è un grande vantaggio. Sta giocando benissimo, battere Berrettini facilmente non capita molto spesso, quindi deve star giocando davvero bene. E poi anche Alex, so cosa aspettarmi da lui. Giocare contro di lui è come una guerra, è un incredibile combattente, non molla mai. Sarà una partita difficile e una grande finale. Spero.

DOMANDA: Molti giocatori criticano il fatto che il calendario sia troppo pieno. Condividi anche tu questa opinione o cosa ne pensi?
Draper: Ovviamente è stata una stagione lunga. Da marzo fino all’Asia non mi sono fermato, ho continuato senza sosta. Quindi penso che questo sia il mio primo anno intero nel tour senza infortuni gravi. È stata una vera sfida, e inizio a sentirlo, come tutti gli altri giocatori. Come ho detto prima, non mi sono fermato. Penso di aver avuto forse pochi giorni di riposo da marzo a ottobre. Sono giovane e vorrei avere un lungo periodo davanti a me, ma a volte penso che sarà difficile fare questo per altri 10 anni. Cerco di pensare solo a domani, giorno per giorno, cercando di rimanere presente, e alla fine è lo stesso per tutti. D’altra parte sono pienamente consapevole di quanto sono privilegiato e fortunato a fare qualcosa che amo e a guadagnare bene. Ho molte cose che altre persone non hanno, come viaggiare per il mondo e tante altre cose fantastiche. Però, dal punto di vista fisico e mentale, a volte mi preoccupo un po’ per me stesso e per come finirò, ma vedremo. Come ho detto, sono incredibilmente fortunato ad essere in questa posizione e poter giocare lo sport che amo da giovane.

DOMANDA UBITENNIS: Ti ho visto giocare ieri e oggi, e penso che hai fatto molti drop shot. È stato qualcosa di voluto, un piano di gioco deliberato?
Draper: Penso di averlo fatto molto negli ultimi giorni, ma credo che sia stata una buona tattica, ha funzionato bene ieri contro Thomas e oggi. Con il mio tennis, con la velocità di palla, spingo i giocatori dietro, molto dietro la linea di fondo. Quindi, a volte è un buon cambio fare un drop shot. A volte penso di farlo troppo spesso, ma se riesci a farlo è un colpo davvero efficace.

DOMANDA: Parlavi di grandi guadagni. Cosa pensi di questa cosa chiamata ‘Six Kings Slam’ e tutti quei soldi che il vincitore prende, tipo 7,5 milioni di dollari? Pensi che sia ancora positivo?
Draper: Per i giocatori, entrare nei primi 100 del mondo è incredibilmente difficile. La maggior parte dei giocatori riesce a malapena a vivere con il tennis. È uno sport brutale. Quindi, se i migliori giocatori guadagnano quei soldi, penso che lo meritino. Il tennis è uno sport incredibilmente difficile. È uno sport individuale, viaggiamo molto e facciamo tutto da soli. Ovviamente abbiamo delle squadre, ma è davvero uno sport difficile. E in altri sport come il calcio, i giocatori guadagnano un sacco di soldi, probabilmente più che nel tennis. A mio parere, se i migliori giocatori del mondo guadagnano quei soldi, lo meritano, perché capisco quanto sia dura ogni giorno essere al top nel tennis. Chiunque sia ai vertici penso che meriti di guadagnare quelle somma di denaro.

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Autor: Federico Bertelli